A dispetto dell’ostilità di ampi settori dell’establishment del Partito Repubblicano, a sei mesi dall’inizio delle primarie è Donald Trump il candidato da battere. Almeno stando ai sondaggi delle ultime settimane. Mentre si sgonfia la candidatura del governatore della Florida Ron De Santis, cavallo su cui puntano molti repubblicani antitrumpiani, a dispetto delle inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto, l’ex presidente Usa sembra mantenere salda la presa sulla base repubblicana. Ad oggi il vantaggio di Trump su De Santis è di circa 30 punti percentuali.
Non vanno diversamente le cose sul fonte della raccolta dei fondi per la campagna delle primarie: Donny ha raccolto 22 milioni di dollari, De Santis si è fermato a 12, superato anche da un altro candidato, il senatore della Carolina del Sud Tim Scott che ha raccolti contributi per 21 milioni di dollari. Il candidato democratico Biden al momento è a quota 20 milioni di dollari nella campagna di raccolta di contributi.