È dedicato al lavoro il sesto numero de Il Guastatore, la rivista bimestrale di approfondimento politico-culturale edito dalle salernitane Edizioni Reazione di Luca Lezzi. Tema affrontato, come di consueto, da differenti prospettive, perché – come ricorda il direttore Clemente Ultimo nel suo editoriale – oggi il problema lavoro non è dato solo dalla sua scarsità, soprattutto in determinate aree del Paese, quanto dal fatto che sempre più spesso viene offerto ai figli a condizioni ben peggiori rispetto a quelle garantite ai padri nei decenni passati.
In questo scenario poco rassicurante quanto pesa l’impatto delle nuove tecnologie? Finiranno per offrire nuove opportunità o ridurranno ulteriormente l’offerta di lavoro, ampliando quella platea di precarietà che già oggi fa sentire i suoi nefasti effetti sulla vita delle giovani generazioni? A questi, ed altri, interrogativi cercano di rispondere Mario Bozzi Sentieri ed Augusto Grandi, mentre Giorgio Galli – intervistato da Luca Gallesi – proietta i lettori su un più ampio scenario, prospettando un superamento del liberismo in favore di una nuova forma di oligopolio. Ed i limiti del liberalismo sono oggetto delle riflessioni di Alain De Benoist, il cui ultimo libro – “Critica del liberalismo. La società non è un mercato” – è recensito da Luca Lezzi. Ai limiti della visione economicista ed alla necessità del suo superamento è dedicato l’intervento di Adriano Tilgher.
Costruire una nuova visione dell’economia, dunque della società, è la grande sfida con cui ha deciso di cimentarsi l’Istituto Stato e Partecipazione: è il suo presidente Francesco Carlesi a presentare obiettivi, campi d’azione e prime iniziative del neonato pensatoio sulle pagine de Il Guastatore. Stato, nazione e lavoro sono le coordinate lungo cui, nell’analisi di Gherardo Marenghi, deve muoversi una Destra attenta alle esigenze della società italiana contemporanea. Chiude la parte dedicata al tema centrale della rivista la riflessione antropologica di Elena Caracciolo sulla necessità di ripensare il lavoro.
La consueta finestra dedicata ai temi internazionali è, sul sesto numero de Il Guastatore, particolarmente ampia: si va dall’articolo di Mariangela Cirrincione dedicato ai nuovi equilibri in seno alla Corte Suprema degli Stati Uniti dopo la nomina della cattolica Amy Coney Barret al contributo di Daniele Dell’Orco sulla guerra del Nagorno Karabakh. Chiude la rassegna di politica estera un’analisi di Andrea Virga dedicata al populismo di sinistra nell’Europa latina. A cavallo tra politica estera ed interna la riflessione di Guido Santulli sull’incerto futuro dell’Italia nello scenario del Vecchio Continente.
Completano il numero invernale della rivista un articolo di Lorenzo Roselli dedicato alla figura di Ramiro Ledesma Ramos, un’analisi dell’intreccio tra nazionalismo e questione sociale nel pensiero di Enrico Corradini affidata a Filippo Del Monte, una panoramica delle più recenti iniziative editoriale e culturali dedicate alla figura di Yukio Mishima curata dalla precisa ed aguzza penna di Cristina Di Giorgi. Spazio, infine, per un’incursione di Gennaro Malgieri nel mondo del calcio contemporaneo: fenomeno sportivo anch’esso ormai “contaminato” da una visione mercantilista.