• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 6 Luglio 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Occidentali che odiano l’Occidente. L’ossessione degli inginocchiamenti calcistici

di Domenico Bonvegna
2 Luglio 2021
in Home, Società&Tendenze
1
Occidentali che odiano l’Occidente. L’ossessione degli inginocchiamenti calcistici
       

Sulla questione dell’inginocchiarsi, tempo fa quando ancora sembrava solo un gesto praticato negli States, avevo espresso il mio rifiuto a questo gesto stupido e “politicamente corretto”. Ora che è diventata un’ossessione mediatica, perché ha coinvolto diversi calciatori del campionato Europeo 2021, è necessario fare altri ulteriori chiarimenti. Intanto il gesto che dovrebbe essere di protesta contro il razzismo, è tutt’altro che rivoluzionario, in realtà si tratta di arrendevolezza ai diktat della mentalità dominante.

Anche se per la verità non tutti i Paesi europei, la pensano allo stesso modo. Ci sono i giocatori che si inginocchiano e quelli che non lo fanno, in particolare, quelli dei Paesi dell’Est (Ungheria, Croazia, Russia, Polonia, Slovacchia, Ucraina, Repubblica Ceca, Macedonia, Turchia), altre nazionali si inginocchiano come il Belgio. E qui entra in scena la nostra nazionale, i dirigenti della Fgci, che prima avevano deciso di non farlo, poi ci hanno ripensato, visto che si affronta la squadra di Lukako, che abitualmente si genuflette al politicamente corretto. A questo proposito Marcello Veneziani nella sua pagina fb, afferma, con la sua consueta ironia: “Inginocchiarsi compatti al totem del politically correct è già un segno di conformismo ma inginocchiarsi perché lo fa il Belgio è un conformismo di seconda mano, più stupido, vile e passivo. Alla prossima, se ci sarà, per appiattirsi di più si stenderanno a tappetino?”

Lanuovabq.it è intervenuta ricordando l’importanza del gesto di inginocchiarsi, per certi versi quasi dimenticato dai cristiani che si recano nelle chiese o che assistono alle Sante Messe. “È interessante notare come questo gesto torni alla ribalta in queste circostanze dopo essere stato espulso dalle chiese, forse l’unico luogo dove l’inginocchiarsi è necessario quale segno di un atteggiamento di umiltà dinanzi a Dio e di adorazione a Lui”. (Guido Villa, In ginocchio, lontano dalle chiese, per la causa sbagliata, 28.6.21).

L’autore richiama come si è arrivati a questa fase di non inginocchiamento all’interno delle chiese, anche attraverso all’eliminazione dei banchi per inginocchiarsi, o l’inginocchiatoio dei confessionali, spesso si offre una sedia. Infine, ormai è raro vedere fedeli inginocchiarsi per ricevere la comunione. Villa ricorda che “lo stare in ginocchio aiuta a mettersi nella disposizione d’animo di umiltà necessaria per confessare i peccati, il sedersi è tipico di due persone che parlano, annacquando in questo modo il significato penitenziale di questo Sacramento”. Pertanto, il giornalista de Lanuovabq.it scrive, “Non sorprende che il gesto dello stare in ginocchio sia divenuto ora un gesto politico – dove si cessa di inginocchiarsi davanti a Dio, si finirà per farlo davanti agli uomini”.

Ci sarebbero da fare altre riflessioni sugli “inginocchiamenti antirazzisti” dei calciatori. Sarebbe interessante capire di quale “razzismo” si fa riferimento. C’è solo quello che riguarda i neri americani, difesi ideologicamente dal violento e terroristico movimento BLM? E tutti gli altri veri razzismi del mondo? E perché non manifestare anche per altre cause? Quelle degli Uiguri, dei Tibetani. Perché non inginocchiarsi per la barbara uccisione della povera Saman Abbas, o per le tante donne pakistane cristiane perseguitate e abusate.

“Nei fatti la retorica “antirazzista” – scrive in un editoriale Marco Faraci su atlanticoquotidiano.it – ha definito un concetto ben specifico e “ad hoc” di “razzismo” che si identifica con la colpevolizzazione selettiva dell’Occidente “bianco”, che invece è – guarda caso – proprio la parte del mondo che maggiormente ha superato i pregiudizi su base razziale, che è più economicamente e culturalmente aperta all’immigrazione e dove è più facile la mobilità sociale”.

Tags: calciorazzismo
Articolo precedente

Armi & affari/ La Croazia compra 12 Rafale (usati). Parigi incassa e ringrazia

Prossimo articolo

Malika e Mercedes 2/ Forse c’è vita pure nel cervello dei cantori del buonismo

Domenico Bonvegna

Correlati Articoli

Il Monza in serie A merita un ritratto (semiserio) del suo presidentissimo
Home

Il Monza in serie A merita un ritratto (semiserio) del suo presidentissimo

di Domenico Bonvegna
2 Giugno 2022
0

In un post su facebook, l’amico Attilio Negrini mette in evidenza lo spirito vincente del presidente Silvio Berlusconi, che è...

Leggi tutto
Sguardi sul campionato/ Delude la supersfida Milan-Juve. L’Inter allunga il passo

Sguardi sul campionato/ Delude la supersfida Milan-Juve. L’Inter allunga il passo

25 Gennaio 2022
Sguardi sul campionato/ Una giornata di straordinaria follia: l’arbitro rincitrullisce e affonda il Milan

Sguardi sul campionato/ Una giornata di straordinaria follia: l’arbitro rincitrullisce e affonda il Milan

18 Gennaio 2022
Sguardi sul campionato/ L’Inter vola, la Juve sorprende (in extremis)

Sguardi sul campionato/ L’Inter vola, la Juve sorprende (in extremis)

12 Gennaio 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Malika e Mercedes 2/ Forse c’è vita pure nel cervello dei cantori del buonismo

Malika e Mercedes 2/ Forse c'è vita pure nel cervello dei cantori del buonismo

Commenti 1

  1. Gabriele Baraldi says:
    1 anno fa

    Mentre l’ipocrisia nazionale si inginocchia in un campo di calcio, ormai da 30 anni gli extracomunitari vengono sfruttati come braccianti agricoli sotto pagati senza nessuna tutela, 3 euro all’ora con orari massacranti, “alloggiano” in baraccopoli senza energia elettrica, acqua corrente, fogne….ogni anno si registrano morti di fatica sui campi incidenti con furgoni per trasporto merci stipati di disgraziati, ecco di fronte questa realtà la “sinistra” non sa fare di meglio che la solita pomposa retorica ipocrita che fa vomitare. Naturalmente la radice del problema non sono i caporali (per quanto fenomeno vergognoso) ma tutto ciò è reso possibile dal fatto che gli agricoltori a loro volta sfruttati non vengono pagati per le loro produzioni, per raccogliere i prodotti e non rimetterci devono avvalersi dei caporali. Come al solito si torna alla radice di ogni sfruttamento il capitale. Tutto ciò è naturalmente sinergico a deprimere anche gli stipendi degli italiani, sono sicuro che nel momento in cui tutti i lavoratori avessero giuste tutele magicamente si interromperebbe anche la migrazione.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Se non manifesti vince lui/ MIO Italia scende in piazza contro Draghi e il suo governo

Se non manifesti vince lui/ MIO Italia scende in piazza contro Draghi e il suo governo

6 Luglio 2022
Nel caos libico rispunta il figlio di Gheddafi. Con una soluzione

Nel caos libico rispunta il figlio di Gheddafi. Con una soluzione

6 Luglio 2022
Mughini e il suo Muggenheim. Una vita per la bellezza (e l’editoria)

Mughini e il suo Muggenheim. Una vita per la bellezza (e l’editoria)

6 Luglio 2022
Storie nostre/ Cinquant’anni fa cadeva a Salerno Carlo Falvella. Fu l’inizio degli anni di piombo

Storie nostre/ Cinquant’anni fa cadeva a Salerno Carlo Falvella. Fu l’inizio degli anni di piombo

5 Luglio 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In