Nelle ultime settimane è filtrata la bozza di un trattato che le Isole Salomone e Pechino starebbero concludendo e che ha messo in allarme i governi dell’Australia e della Nuova Zelanda. A sollevare inquietudine è soprattutto la possibilità che Pechino colga l’occasione per costruire una propria base militare nelle Isole Salomone, che diventerebbe la prima nella regione. Rispondendo in parlamento a queste critiche il primo ministro Manasseh Sogavare le ha definite “molto offensive”, negando che vi sia davvero l’intenzione. “Questo trattato di sicurezza avviene su richiesta delle Isole Salomone, non siamo stati pressati in alcun modo dai nostri nuovi amici – si è difeso -. Non abbiamo intenzione di entrare in una lotta di potere geopolitica. Siamo un Paese che ha capacità di sicurezza limitate ed è chiaro che avremo costantemente bisogno di sostegno”.
Nel mese di novembre la capitale Honiara fu scossa dall’assalto alla sua Chinatown, simbolo del malcontento contro Sogavare che nel 2019 ha interrotto le relazioni diplomatiche con Taiwan intensificando sempre di più i legami con Pechino. La calma fu riportata con il ritorno di una missione di pace a guida australiana.
Fonte Asia News