Mentre in Gran Bretagna chiedono l’abbattimento delle statue di Gandhi, Churchill e la messa al bando della Divina Commedia con le solite accuse (fascista, razzista, omofobo), mentre negli USA succede quel che succede, in Italia i radical chic se la prendono con Montanelli. I giustificazionisti dicono che tante volte nella storia è accaduto ciò: con la rivoluzione francese hanno abbattuto le statue dei re, con quella sovietica degli zar, con la fine del fascismo quelle del Duce, con la fine del comunismo quelle di Lenin ecc.ecc.
E proprio questo è quello che deve preoccupare. E’ sempre successo nei cambi di regime.
Lo scopo di questi “manifestanti”, che è sbagliato derubricare a vandali, non è un’esplosione di ignoranza, ma portare avanti un disegno politico preciso (non dei manifestanti in sè, ma di chi li manovra e sostiene): un cambio di regime. Vogliono eliminare la libertà di parola e di pensiero e imporre un pensiero unico globalizzato. Il pensiero politicamente corretto. E per questo abbattono simboli e statue. In effetti devono eliminare 3000 anni di storia per poterlo fare. Loro ci provano.
Se questi prevarranno un domani non si potrà dire più nulla, perchè qualsiasi pensiero, parola o scritto finirà sotto la lente d’ingrandimento della censura (già siamo sulla buona strada). Qualsiasi pensiero diverso dal mantra politicamente corretto diverrà reato. La difesa della libertà è una battaglia molto più importante della difesa delle statue.