• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 3 Luglio 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Per Ramelli e Pedenovi. Quando un corteo è comunità d’ideali. Senza retorica, senza odio. Con fierezza

di Maurizio Gussoni
13 Giugno 2014
in L'Editoriale
0
Per Ramelli e Pedenovi. Quando un corteo è comunità d’ideali. Senza retorica, senza odio. Con fierezza
       

Dobbiamo veramente smetterla con i luoghi comuni. Specialmente con quello, che ogni tanto ci scappa dalle labbra, secondo il quale: “i comunisti non cambiano mai, sono quelli di sempre”.

Probabilmente questo concetto valeva per gli ultimi 90 anni di storia, ma oggi è proprio scaduto come un panettone a Ferragosto.

Non ci credete? Beh, lo dimostriamo con quanto è accaduto in questi giorni a Milano, all’ombra della celebrazione della data della morte di Ramelli e Pedenovi. I sostenitori dell’arzilla vitalità del luogo comune di cui sopra hanno parecchie carte da giocare. Infatti, da settimane, la sinistra extraparlamentare e, diciamoci la verità, pure quella parlamentare ha starnazzato sugli organi di stampa, nei consigli di zona, comunali, provinciali e regionali sostenendo che tale celebrazione ed il corteo – che si fa da una vita – non dovevano esserci.

La Milano antifascista più viva che mai (dicono loro) si ribellava all’ipotesi di commemorare un ragazzo di 17 anni ucciso a colpi di chiave inglese sotto casa mentre parcheggiava il motorino ed un consigliere provinciale del MSI, padre di famiglia, raggiunto da vari proiettili mentre usciva di casa e si recava al lavoro. Tutti e due, manco a dirlo, ammazzati dai rossi. Da quelli di sempre: i comunisti.

Comunisti sotto varie forme e nei decenni cangianti come un camaleonte nella savana, ma pur sempre comunisti. Quelli che al solo sentirli parlare e ragionare (si fa per dire), fanno saltare subito alla memoria i trinariciuti di Giovannino Guareschi.

Quindi, dal punto di vista dialettico e politico, i rossi ed i rossastri della nostra città sono quelli di sempre. Quelli delle Radiose Giornate della “Liberazione”. Quelli, come Togliatti, che durante il fascismo si ritirarono nei comodi ozi moscoviti a recitare la parte di untuosi sagrestani del potere di Stalin. E quelli che, al congresso di Livorno, fecero fuori il fior fiore dell’intelligenza socialista, Mussolini compreso, pur di dimostrare a se stessi in modo adamantino che nella vita bisogna essere coerenti. Anche quando si è irrimediabilmente stupidi.

Ma, anche se tutto quanto abbiamo scritto dimostrerebbe la ragione, diamo torto al luogo comune. Infatti, i partecipanti alla canea urlante, dopo aver detto che la manifestazione non si doveva fare, che avrebbero fatto la contro-manifestazione, che avrebbero impedito ai fascisti di sfilare in corteo, si sono irrimediabilmente trovati a fare i comunisti del guareschiano “contrordine compagni”. E così naufragare nel ridicolo e nell’indifferenza generale.

La contromanifestazione, minacciosa e virulenta nelle premesse, è miseramente finita con la presenza di qualche blindato di annoiata polizia in una piazza del centro milanese. E nel disinteresse totale verso le loro idee ed i loro slogan.

Le falangi antifasciste, pronte alla pugna per impedire che la città medaglia d’oro della resistenza venisse per la 39ª volta oltraggiata dai fascisti che commemoravano due fascisti, si è ridotta ad una ridicola farsa di muti leccapiedi dell’attuale potere.

E nemmeno si sono accorti che, mentre i loro starnazzi non salivano al cielo, il loro capo morale, il sindaco arancio-Pisapia, tomo tomo, pur senza fascia tricolore (come diceva Manzoni, il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare) si è recato nel pomeriggio del 29 aprile alla stele che ricorda Sergio Ramelli ed ha deposto una corona a nome del Comune.

Quindi, i poveri sinistri, alla fine si sono trovati più bastonati che mai. Bastonati moralmente da quella sana destra che dovrebbero solo invidiare. Bastonati pure dal loro capo arancione che, dopo anni, ha capito che la storia e la coscienza collettiva delle sue balcaniche idee se ne fanno un baffo. Bastonati dal disinteresse della popolazione nei confronti della loro manifestazione.

Al contrario, il popolo di destra, ha invaso le vie limitrofe a casa Ramelli con un corteo ordinato, silenzioso che non ha dato adito a nulla, se non al ricordo dei morti che si volevano commemorare.

Ma un corteo ancora più bello, perché pieno zeppo di ragazzi. Un corteo, dove, finalmente, i vecchi militanti del glorioso MSI, quelli che non sono mai mancati una volta a questo appuntamento, con enorme piacere si sono sentiti in minoranza. Una minoranza numerica, ovviamente, non certo una minoranza di idee, di ideali e di coscienza politica.

Tags: anni di piomboantifascismoEnrico PedenoviGiovannino GuareschiGiuliano PisapiaMilanoMSISergio Ramelli
Articolo precedente

Immigrazione/ L’Organizzazione Internazionale del Lavoro condanna l’Italia “buonista”. I negrieri intanto festeggiano

Prossimo articolo

Contrordine compagni… meno Pelù per tutti

Maurizio Gussoni

Correlati Articoli

Storie d’Italia/ La rivolta di Reggio Calabria su Radio Fenice Europa
Home

Storie d’Italia/ La rivolta di Reggio Calabria su Radio Fenice Europa

di Redazione
23 Maggio 2022
0

Radio Fenice Europa ha deciso di proporre una trasmissione sulla Rivolta di Reggio Calabria che ricostruisca gli avvenimenti ma sopratutto...

Leggi tutto
Lettere da Milano/ Piccole riflessioni su un 29 aprile con troppe amnesie

Lettere da Milano/ Piccole riflessioni su un 29 aprile con troppe amnesie

8 Maggio 2022
P. Buttafuoco/ Addio ad Assunta Almirante

P. Buttafuoco/ Addio ad Assunta Almirante

27 Aprile 2022
Lo strambo 25 aprile dei destristi smarriti

Lo strambo 25 aprile dei destristi smarriti

27 Aprile 2022
Carica altro
Prossimo articolo
Contrordine compagni… meno Pelù per tutti

Contrordine compagni... meno Pelù per tutti

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Scena tedesca/ “Zeit”, l’ottavo album dei Rammstein

Scena tedesca/ “Zeit”, l’ottavo album dei Rammstein

2 Luglio 2022
Addii/ Per Piero Vassallo, intellettuale scomodo e fuori dal coro

Addii/ Per Piero Vassallo, intellettuale scomodo e fuori dal coro

2 Luglio 2022
“Viviamo in società sempre più sorvegliate”. Borgonovo intervista Alain de Benoist

“Viviamo in società sempre più sorvegliate”. Borgonovo intervista Alain de Benoist

2 Luglio 2022
La Russia chiude i rubinetti di gas all’Europa. La guerra economica continua

La Russia chiude i rubinetti di gas all’Europa. La guerra economica continua

2 Luglio 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In