• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 28 Maggio 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Europae

Perché Hollande ha ignorato l’allarme terrorismo

di Gian Micalessin
10 Gennaio 2015
in Europae, Home
0
Perché Hollande ha ignorato l’allarme terrorismo
       

Alla fine le ragioni della politica hanno vinto su quelle della sicurezza. Ma ora la sinistra del presidente François Hollande deve fare i conti con le vite di dodici innocenti. Dodici innocenti abbandonati al proprio destino nonostante il livello d’allerta fosse ai massimi livelli sin da Natale. Nonostante, come ha ammesso ieri Hollande, altri attentati fossero stati sventati.

Le sottovalutazioni e i ridimensionamenti del pericolo iniziano fin dallo scorso 20 dicembre quando un immigrato, ammiratore dello Stato Islamico, tenta di uccidere a coltellate due agenti di un commissariato della Loira al grido di «Allah Akbar». Il giorno dopo un quarantenne alla guida di un’utilitaria investe tredici passanti nel centro di Digione. Subito dopo invoca pure lui «Allah Akbar» e spiega di averlo fatto «per i bambini palestinesi». Autorità e magistrati negano, però, qualsiasi matrice terroristica e riducono tutto al gesto di uno squilibrato. Stesso copione a Nantes dove lunedì 22 un altro «squilibrato» a bordo di un un furgone si lancia contro un mercatino di Natale e si uccide a coltellate. Ma le autorità minimizzano ancora. E il presidente François Hollande riduce tutto a una casuale «concomitanza». Eppure i gesti dei tre presunti «squilibrati», due dei quali usciti dalla galassia islamista, sembrano la materializzazione del proclama lanciato il 22 settembre dal portavoce dello Stato Islamico Mohammed Al Adnani. «Se potete uccidere un infedele americano o europeo – in particolare un malefico e sporco francese, un australiano o un canadese potete contare su Allah e ucciderlo in qualsiasi modo(…) colpendolo alla testa con una pietra, ammazzandolo con un coltello, schiacciandolo con la vostra auto, facendolo cadere, strangolandolo o avvelenandolo».

Il mal riuscito accoltellamento dei due flic nella Loira e il tentativo di arrotare i passanti «infedeli» seguono, tra l’altro, gli assassini a ottobre di due militari in Canada e il sanguinoso attacco a una cioccolateria di Melbourne. Ma sotto la coltre dell’apparente casualità, come le autorità francesi sanno bene, si muove ben altro. Prima di tutto le attività dei 1300 jihadisti francesi, la più consistente fra le brigate europee, che operano in Siria tra le fila dell’Isis e di altre formazioni alqaidiste. Nessuno ai vertici dell’intelligence di Parigi sa con esattezza se i singoli membri di quella brigata terrorista siano ancora in Siria o siano invece rientrati sul territorio nazionale. Come è successo lo scorso maggio quando Mehdi Nemmouchi, un franco algerino tornato in Europa dopo aver combattuto per mesi con l’Isis, è sfuggito alla caccia dei servizi segreti mettendo a segno un attentato al Museo ebraico di Bruxelles costato la vita a quattro persone. Eppure nonostante i precedenti e l’oggettivo allarme, Hollande e le autorità francesi preferiscono minimizzare i fatti e narcotizzare l’opinione pubblica. Il tutto al solo scopo di non portar acqua al mulino di un Front National in continua, allarmante crescita. Solo il premier Manuel Valls ammette, alla vigilia di Natale, che la Francia «non ha mai affrontato un rischio simile sul fronte terrorismo» e aumenta il numero dei militari schierati nelle città. Ma tra gli obbiettivi sensibili non rientra evidentemente lo scomodo Charlie Hebdo tacciato di islamofobia e poco amato dalla sinistra gauche caviar tanto cara a Hollande. Come ricordava ieri Antonio Fischietti – uno dei pochi redattori sopravvissuti alla strage – l’auto della polizia destinata alla sorveglianza del settimanale da tempo non passava più. E quella con a bordo due poliziotti, immediatamente individuati ed eliminati dai terroristi, è arrivata solo a massacro compiuto.

Il Giornale, 9 gennaio 2014

Tags: Charlie HebdoFranciaFrançois HollandeIslamManuel VallsMarine Le Penstragiterrorismo
Articolo precedente

C’era una volta il Parlamento. La folle danza dei decreti legislativi

Prossimo articolo

L’intellighenzia di sinistra: vanesia versipelle e sempre vile

Gian Micalessin

Correlati Articoli

La rabbia dell’Oltremare francese premia Marine Le Pen. E Macron si preoccupa
Il punto

La rabbia dell’Oltremare francese premia Marine Le Pen. E Macron si preoccupa

di Marco Valle
16 Maggio 2022
0

Chiuse le urne, finiti i festeggiamenti Emmanuel Macron è tornato al lavoro. Con una preoccupazione in più. L’Oltremare. Imprevedibilmente quasi...

Leggi tutto
Allarme a Parigi. Forze armate senza soldi e munizioni

Allarme a Parigi. Forze armate senza soldi e munizioni

13 Maggio 2022
La battaglia di Dien Bien Phu. Da cui tutto ebbe inizio

La battaglia di Dien Bien Phu. Da cui tutto ebbe inizio

7 Maggio 2022
Macron vince ma non trionfa. Inizia il “terzo tempo” della tornata elettorale

Macron vince ma non trionfa. Inizia il “terzo tempo” della tornata elettorale

25 Aprile 2022
Carica altro
Prossimo articolo
L’intellighenzia di sinistra: vanesia versipelle e sempre vile

L'intellighenzia di sinistra: vanesia versipelle e sempre vile

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

A proposito di vaccini in Africa (e fanfaluche in Italia)

A proposito di vaccini in Africa (e fanfaluche in Italia)

28 Maggio 2022
Elegia per la bellezza sparita

Elegia per la bellezza sparita

28 Maggio 2022
Tra molte polemiche e tante paure anche il Giappone si riarma

Tra molte polemiche e tante paure anche il Giappone si riarma

28 Maggio 2022
Paolo Del Debbio si racconta. Con stile, rigore e sapienza

Paolo Del Debbio si racconta. Con stile, rigore e sapienza

27 Maggio 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In