Sul Corriere Galli della Loggia ha formulato sulla situazione francese postelettorale, condizionata e deformata da egocentrismo liberale radicale. Come è possibile denunziare, passando al quadro italiano, con una critica severa e soprattutto perentoria e ultimativa che “sembra venuta l’ora che Salvini e Meloni [fino a quando questo accoppiamento?] si chiedano quale reale vantaggio (legittimo inutile aggiungere) essi possono sperare di ottenere la loro ormai pluriennale flirt con regimi quale quello ungherese e russo”.
Ora il cattedratico in quiescenza dovrebbe mostrare in maniera politicamente seria prove sicure e credibili del “flirt” tra i due politici di centro e di destra e regimi indicati e dovrebbe seriamente denunziare, nel segno dell’ortodossia vaticana, i governi clericali, “parossistici” come quello di Varsavia e l’”autocrate prepotente come Orban”.
Galli della Loggia non pare assolutamente prossimo ad una analisi solida con la sottolineatura provata degli elettori italiani, condotte per queste ragioni a scelte astensioniste, analoghe nelle ragioni a quelle espresse con numeri tanti consistenti in Francia. Saremmo grati poi a Galli della Loggia se, in maniera anche solo approssimativa, volesse indicare il numero degli elettori vicini ai “nazisti” di Alternative fur Deutschand?
Continua la filippica sull’ipotesi di una politica, contrassegnata dall’innamoramento globale, basato (parole, parole!!) “sulle proposte concrete e i progetti ambiziosi ma ragionati”. Galli della Loggia non compie davvero lo sforzo di individuare maggioranze tali da sostenere ipotesi del genere e si preoccupa solo di sottoporre prioritariamente al dileggio il candidato per il Campidoglio del centrodestra, comunque senza esitazioni e senza equivoci da preferire alla Raggi.
Non è difficile dopo le recentissime inesauribili prediche sul fascismo (v. quelle di Antonio Carioti) e sull’antisemitismo (Giorgio Fabre), chiedere al collega a riposo una geremiade sulla Cina, impegnata nel solennizzare il primo centenario della nascita del Partito – Chiesa, rivolta ai tanti italiani distratti e non ammaestrati su questa pagina storica, di significato almeno pari, ma carico di attualità pressante. Come la Corea del Nord e Cuba, traboccanti democrazia, continuano a vivere nel comunismo, protette dal commovente, complice silenzio dell’intero Occidente.
Nessuna meraviglia per la dichiarazione di un personaggio coerentemente liberal-comunista che invita a nenar botte a chi non la pensa come lui. Voi siete meravigliati?