Tristezza. Malinconia. Nulla di più e nulla di meno. FB è una macchina impietosa, che nulla risparmia. Puntualmente l’oceano melmoso della Rete spalma sulla tua posta i deliri di un’umanità distorta e malata che usa la tastiera per lenire i propri problemi interiori: lunatici vegani, carnivori iper cattolici, nazisti da operetta, apologeti degli antipapi, ufologi leghisti, paracadusti senza paracadute, terroristi senza terrore e altri matti assortiti. Un clik e puntualmente cancelli — maledicendo il giorno che ti sei iscritto a FB — dalla tua bacheca il delirio quotidiano.
Ma talvolta il ditone si blocca e inizi a leggere. Il mittente è noto. Francesco Storace. Un amico. Una brava persona. Al di là delle sue scelte — talvolta discutibili e spesso incomprensibili — per me, per i ragazzi invecchiati del FdG, Francesco è e rimane “un camerata”. Lui c’era. Punto.
Ma l’empatia cade, svanisce quando leggi: “Almeno Berlusconi ci dà la voglia di scrivere Mussolini sulla scheda. Alessandra candidata nel centro Italia con Forza Italia. Meno male che Silvio c’è“. Francesco non va bene. Francesco qual’è il problema? Francesco dove sei?
Tutto capisco e comprendo. Il peso di un’esperienza ormai fallimentare, i fastidiosi residui di campagne elettorali, i tanti rancori (alcuni comprensibili) accumulati negli anni. E conosco bene anche le insopportabili beghe romane che da decenni affligono tutta l’Italia post-missina…
Ma siamo chiari. Tra amici è doveroso esserlo. Questo inutile spot all’Alessandra (e Berlusca) è sbagliato. Per tanti motivi, ma soprattutto — al di là delle piccolezze quotidiane, dei partitini e/o partitoni, dei dispiaceri privati e delle incazzatture pubbliche — , per rispetto alla tua storia politica e per il rispetto dovuto agli sforzi di tutti coloro — pochi o tanti, non importa — che nella esperienza di Teodoro e tua hanno creduto.
E poi vi è un’altra cosa. Per anni e anni, ogni volta che con Teodoro c’incontravamo, alla fine delle nostre chiacchierate — deliziosamente tempestose — su una cosa concordavamo tutti: “I Mussolini sono come le patate, il meglio sta, purtroppo, sotto terra”. Un affermazione cruda, terribile, ma vera.
Lo sappiamo. Lo sai. Ciao, Francesco. Con amicizia.
Caro Valle,
se il Suo garbato scritto vuole essere un invito al voto per i Compagni d’Italia di FDI credo che, lo stesso, non possa essere assolutamente accolto di chi è veramente di Destra.
Si ricordi che fu proprio FDI, nata poco prima delle elezioni politiche del 2013, a rompere le uova nel paniere a La Destra di Storace.
Oggi in Italia non c’è una Destra e chi vota 5 Stelle o FDI è solo una delle tantissime vittime della sindrome di AN datata Fiuggi gennaio 1995.
Chi ha preso parte alla triste e funesta esperienza di AN non potrà mai far parte di una vera Destra caso mai questa dovesse rinascere. Se oggi vari elettori Destra guardano alla Lega, un motivo ci deve pure essere ed io lo lascio alla Sua Intelligenza caro Valle.
La mia opinione su FdI e l’esperienza storaciana l’ho espressa su destra.it da tempo e più volte. Non vi è bisogno di ripetere cose già note, come non è necessario puntualizzare lo spirito di libertà e confronto del nostro piccolo laboratorio. Ognuno è libero d’esprimere — con educazione, possibilmente — le proprie preferenze e le proprie riserve sul presente e sul passato. Senza anatemi e ottusità, evitando propaganda e settarismo.
Ma no, Caro Valle, nessuna propaganda (a favore di chi?)e settarismo; solo che, una persona della Sua statura Intellettuale, non può stare con FDI.
Serena Santa Pasqua a tutti.
coerenza e dignità imporrebbero a tutti noi di tenerci lontani da questi poltronisti ormai distanti anni luce dai militanti che conoscevamo tutti noi. tornerà a soffiare il vento, non oggi… per me solo testimonianza.