Tutti se la stanno prendendo con Bassetti che ha dichiarato che ormai per lui lo stare in televisione è diventato una droga, è che è molto felice di essere una “star”. Il difetto principale di Bassetti, limitatamente a questo caso, è solo uno: è stato onesto e ha detto la verità. Stare in televisione piace a tutti loro da morire, dal superpresenzialista Galli, a Crisanti, a Ricciardi, a Pregliasco, a Lopalco, alla Capua (ecc.) per arrivare al precursore dei virologi da salotto: Burioni. La differenza è che Bassetti ha avuto il coraggio di ammetterlo.
Gli unici due (tra quelli noti al grande pubblico) che si contengono e non si sono dimostrati afflitti dalla brutta malattia del presenzialismo sono Remuzzi e Palù. Remuzzi, dopo Alberto Mantovani è il medico italiano più influente al mondo (H index 166, mentre Mantovani raggiunge 172 punti. Il loquace Galli, molto indietro in classifica si ferma a 56). Mantovani che è il più reputato è anche il più sconosciuto ai non addetti. Complimenti a lui. Evidentemente preferisce lavorare anziché parlare.
Il problema dei virologi star è che più parlano, più litigano tra di loro, più fanno sparate e previsioni ad minchiam, più fanno danni al concetto di scienza in generale e di medicina in particolare. Non ce ne libereremo facilmente. Purtroppo.