Nel mio anno e mezzo o poco più come componente dello staff comunicativo del presidente della Repubblica Francesco Cossiga (settembre 1990-aprile 1992) imparai molte cose, la prima delle quali è che la comunicazione è davvero molto efficace se chi ti usa come “spin doctor” crede a quello che fa e anche al valore di quello che fanno i suoi consiglieri.
Si può pensare ciò che si vuole del presidente Cossiga, ma l’uomo conosceva bene i suoi nemici, i loro punti di forza e di debolezza, e COME e DOVE andarli a colpire. Fare nottate a preparare le “esternazioni” – professionalmente parlando – ha rappresentato per me un momento molto alto. Nulla era meramente politica, tutto era metapolitica, e qualcosa di buono si riusciva a fare, anche perché il presidente era un appassionato della “guerra di movimento”, che offre notevoli vantaggi rispetto a quella statica…