Beppe Grillo ha cominciato la sua campagna elettorale per le regionali in Sicilia a sostegno del candidato Giancarlo Cancellieri nel solito stile irruento per un po’ di visibilità. Partito da Cannitello, sulla sponda calabrese, si è atteso il suo arrivo a Torre Faro (Messina), a nuoto. Come un vero supereroe in tutina nera e con tanto di simbolo del Movimento 5 Stelle, Grillo si è tuffato nelle ingrate acque dello Stretto di Messina e tra una bracciata e l’altra i suoi fedeli sostenitori erano in visibilio. Dopo le prime titubanze circa le condizioni metereologiche alla fine si è tuffato per davvero per la gioia dei suoi fan.
Gli animi grillini, tutti in subbuglio per l’eroica iniziativa, commentano sul suo blog sostenendo l’ardua impresa e come al solito si lanciano anche in valutazioni che vanno ben oltre la semplice nuotata del comico, sparando a zero sul sistema e tutto ciò che hanno detto per mesi, nascondendosi dietro la voce grossa del comico. Nuotare per rompere un sistema, per mandarli tutti a casa. È questo il vero significato che vogliono dar loro al gesto che il comico ha studiato per mesi, con tanto di allenamento in piscina. Mica una nuotatina improvvisata per rompere la routine!
Grillo come Garibaldi, sbarca in Sicilia per stravolgere il sistema. Il paradosso è ridicolo, ma c’è a chi piace così! Un’altra manovra ben studiata da Casaleggio per poter portare a casa un po’ di voti, racimolati grazie anche alle parole del comico che colpisce al cuore i siciliani nello stile melenso che proprio non gli appartiene: “Lo sbarco del nostro movimento in Sicilia è sostenuto da un gruppo di ragazzi straordinari che non hanno alcuna intenzione di lasciare la Sicilia e che si mette a disposizione di questa terra. È l’Italia che ha bisogno della Sicilia e non la Sicilia dell’Italia”. Quasi un leghista al contrario.
La sua campagna elettorale a questo punto parte già sconfitta, Beppe Grillo, l’uomo dei fatti che non si sarebbe mai invischiato nella dialettica politica con tali sviolinate. Ma a quanto pare il giochetto della lisciata gratuita verso i siciliani lo ha risucchiato e il suo movimento ne subirà le conseguenze prima o poi. Non più differenziazione dai partiti politici ma un vero e proprio inizio di campagna elettorale in grande stile con la solita moda di sparare a zero contro Monti e la sua politica del rigore. Insomma, un vero e proprio bagno di demagogia al quale Grillo proprio non voleva rinunciare.