Si è tenuto a Milano sabato 26 ottobre nella sala Pirelli della Regione un incontro dal titolo “Quale famiglia, quale educazione per i nostri figli” promosso dalla sezione Scuola di Fratelli d’Italia di Milano e Provincia.
Si è trattato di un incontro teorico-pratico il cui scopo era individuare i valori fondanti della famiglia, così come noi la intendiamo.
Famiglia naturale, difesa della vita e dei più svantaggiati, rispetto tra i coniugi, libertà di scelta educativa per i propri figli, questi alcuni tra i temi affrontati.
Inoltre si è portata avanti l’idea dell’importanza della nostra “italianità”, intesa come competenze immaginative, emotive e creative che ci hanno contraddistinto sempre in passato e che speriamo possano continuare ad elevarci in futuro, a livello imprenditoriale, artistico, scientifico e tecnologico.
Introdotto dalla professoressa Serena Cortinovi, ideatrice della manifestazione, che ha denunciato la sempre più diffusa incomunicabilità all’interno della famiglia, il convegno ha avuto validi ed affermati relatori.
L’europarlamentare Carlo Fidanza ha aperto la serie degli interventi raccontando la sua esperienza a Strasburgo, dove gli agguati di una minoranza di sinistra contro la famiglia avvengono con cadenza fissa ogni due mesi e non sempre la maggioranza è in grado di contrapporsi, per l’accondiscendenza e l’arrendevolezza di uno sparuto gruppo di laicisti “liberal”.
L’avvocato Fabio Raimondo, ha illustrato il tema delle coppie di fatto, spiegando che già oggi la legislazione vigente tutela anche chi non convive sotto un vincolo di matrimonio. Si cerca di far credere il contrario solo per creare brecce morali al fine di favorire le coppie gay e scardinare la famiglia tradizionale.
Il dottor Eugenio Pasquinucci, medico di famiglia, ha evidenziato il ruolo nella società del duemila della quarta età, gli ultranovantenni, che sempre più numerosi potranno tra qualche decennio scardinare il welfare per i costi di assistenza elevati, supportati da famiglie sempre più povere di risorse e con pochi figli , avuti spesso dopo i quarant’anni. Nel 2050 trentotto ultrasessantenni su cento saranno affetti dalla malattia di Alzheimer.
Il professor Santi Raimondo ha insistito sul ruolo della famiglia, primo fattore educativo della società che si deve porre in sinergia con la scuola, per formare una persona.
Il dottor Fabio Fanecco è intervenuto per spiegare il ruolo chiave della famiglia nel sistema economico. Le famiglie acquistano beni e servizi, pagano le tasse, istruiscono i figli creando risorse specializzate. I governi invece di riconoscenza hanno sempre visto la famiglia come “vacca da mungere” a cui attingere. L’imposta del 6 per mille del 92 del governo Amato, l’eurotassa del 96 di Prodi, l’IMU di Monti e per finire l’IVA al 22% sono sempre andate nella stessa direzione vessatoria. Le famiglie italiane sono sempre più indigenti e la povertà assoluta ora la troviamo non solo tra gli operai ma anche tra impiegati e dirigenti.
Il maestro Paolo Suppa, musicista e docente, ha aperto una dotta parentesi sul ruolo della musica nello sviluppo della personalità. L’applicazione musicale aumenta le funzioni cerebrali, è vera e propria ginnastica per la mente, ma è anche svago dell’animo e momento di aggregazione sociale.
Affermati professionisti, scrittori, chirurghi, avvocati, ingegneri progettisti gli hanno sempre manifestato riconoscenza per l’apertura mentale ottenuta con l’apprendimento musicale.
Ha concluso il dottor Daniele Straniero, preside del Parini negli anni della contestazione e fine scrittore ai giorni nostri, che ha esaltato la funzione dei Licei italiani nell’aspetto formativo, ora in crisi per flessione d’iscrizioni. Molte famiglie infatti preferiscono mandare i propri figli negli Istituti professionali, per poter dar loro uno sbocco professionale.
Gli adolescenti trascorrono circa trenta ore settimanali nella scuola, confrontandosi con gli altri, giudicando i propri professori, assorbendo dagli autori della letteratura insegnamenti, gusti, giudizi e rifiuti. Un ragazzo esce dal liceo con una propria personalità , più o meno idonea ad affrontare i casi della vita. Compito delle scuole professionali sarà di offrire una qualificata formazione umana, per acquisire non solo l’uso degli strumenti e delle tecnologie, ma anche capacità di analisi, di logica, di sintesi e di giudizio autonomo che faranno di lui un uomo con una solida formazione umana e civile.
Nel pomeriggio gli “addetti ai lavori”, genitori, insegnanti, rappresentanti di ogni ordine scolastico, coordinati dalla professoressa Cortinovi , hanno avuto il compito di stendere un documento sulla famiglia e la scuola, basato sui valori e sui principi imprescindibili per l’educazione dell’Uomo di domani.
Tale documento sarà poi consegnato a Giorgia Meloni come punto di partenza per uno studio approfondito a livello di Consulta Nazionale a disposizione del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia.