Quando c’era Lui, caro lei,
“saluti al Duce” urlavano le folle nelle piazze.
Oggi solo i folli nelle osterie.
Quando c’era Lui, caro lei,
i treni arrivavano in orario.
Oggi per i pendolari son puntuali solo borseggi, covid, e palpeggi.
Quando c’era Lui,caro lei
il Duce aveva sempre ragione.
Oggi anche Draghi però…
Quando c’era Lui, caro lei,
la battaglia del grano era la battaglia del grano,
senza sottintesi.
Quando c’era Lui, caro lei,
“spezzeremo le reni alla Grecia”.
Oggi son rimaste solo quelle.
Il resto glielo ha frantumato la Ue.
Quando c’era Lui, caro lei,
“Dio stramaledica gli Inglesi”,
ma se ci ridanno CR7 anche no.
Quando c’era Lui, caro lei,
“Vincere è l’imperativo categorico!”.
Oggi magari va bene anche ai rigori…
Quando c’era Lui, caro lei,
“l’aratro traccia il solco e la spada lo difende”.
Oggi è l’immigrato che traccia il solco e la camorra che lo difende.
Quando c’era Lui, caro lei,
“i bambini d’Italia si chiaman Balilla”.
Oggi rispondono solo se c’è in casa la merendina Barilla.
Quando c’era Lui, caro lei
c’eran otto milioni di baionette.
Oggi otto milioni sono i tatuaggi con le baionette.
Quando c’era Lui, caro lei
“meglio un giorno da leone che cent’anni da pecora”,
oggi meglio l’effetto gregge.
Quando c’era Lui, caro lei,
“ Chi si ferma è perduto”.
E allora forse è il momento di muoversi, rispose il caro lei.
E lasciare ogni nostalgia per guardare avanti.