I più oggi hanno sicuramente intuito come pur trattandosi di un conflitto sotto l’aspetto militare ad oggi localizzato all’area dell’ex URSS non sia priva la rilevanza (economica, geopolitica e culturale) internazionale. E ciò non può che rimandare a quanto accaduto negli ultimi vent’anni nei Balcani, in Siria, in Nordafrica dove le politiche di destabilizzazione della NATO – al di là di ogni altra considerazione politica su quei contesti – hanno creato veri e propri “campi minati” pronti ad esplodere ancora oggi a distanza di più di dieci anni.
Se ne parlerà sabato 26 marzo a Bollate nella sede dell’Associazione culturale Lealtà Azione con Marco Valle, giornalista e scrittore, l’On. Vito Comencini, deputato veronese della Lega – Salvini Premier, conoscitore (anche per motivi familiari) della realtà russa e del Donbass e uno dei pochi parlamentari ad esprimere voto contrario all’invio delle armi in Ucraina; Fausto Biloslavo, reporter di guerra che negli ultimi mesi si è contraddistinto nel seguire da vicino le milizie ucraine e che si collegherà direttamente dal fronte; il vice-direttore de La Verità Claudio Antonelli ed il docente di Storia Moderna presso l’Università La Sapienza di Roma Prof. Eugenio Di Rienzo.
La Russia chiude i rubinetti di gas all’Europa. La guerra economica continua
Mosca chiude il gasdotto Nord Stream. Al momento per dieci giorni – dall’11 al 21 luglio prossimi – e per...
Leggi tutto