Il volume ha il titolo scandito in due momenti diversi, profondamente diversi l’uno dall’altro. L’intenzione dell’autore (“Ragioniamoci sopra”) di ripercorre momenti vissuti ed esperienze impegnative è, a dirla con franchezza, ben riuscita nella I parte, quella relativa alla pandemia, appesantita, invece, nelle pagine in cui si esamina, il proposito autonomistico.
Zaia si definisce “un giovane con le radici saldamente piantate nel territorio, molto legato alla sua storia e alla sua identità”. Da qui la confessione sull’innamoramento per la sua terra e il sentimento di appartenenza “alla mia gente”. L’autore insiste caparbiamente nella visione della regione e della società veneta, datando soltanto dagli anni settanta dello scorso secolo “la rinascita senza precedenti e il benessere mai conosciuto”. Va tenuto conto l’onestà, la confessione sull’innamoramento alla terra e il sentimento di appartenenza “alla mia gente”.
Poco sotto Zaia riconosce che il coronavirus ha rappresentato “la prima battuta di arresto allarmante di quel processo evolutivo della società veneta che non si è mai arrestato dalla seconda guerra mondiale”, ben prima — si consenta — della creazione dell’istituto regionale (1970).
Cruciale e la riflessione sul referendum, sul quale ruota e si concentra il numero più consistente delle pagine. Il referendum, un tempo sinonimo di plebiscito, si svolge, dopo tentativi precedenti iniziati nel 1991 -1992, con una proposta DC-PSI-PSDI-PRI. Finalmente il 22 aprile 2017, la giunta regionale, presieduta da Luca Zaia, emana il decreto di convocazione per il 22 ottobre, seconda giornata del 151° anniversario del plebiscito del Veneto, svoltasi il 21 ed il 22 ottobre 1866.
Il quesito assegna ai cittadini ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Gli elettori, chiamati al voto nella regione, sono 4.019.628. I votanti risultano essere 2.328.947 con una percentuale, davvero non lusinghiera, del 57,2%. I favorevoli sono il 97,6%. Commenti ed interpretazioni sono ovviamente diversi e contrapposti. Restano comunque valide ed incisive le valutazioni e le interpretazioni espresse tra gli altri da Gianni Scipioni Rossi, Guido Melis e Silvano Moffa negli “Annali” XXXIII, Le regioni 50 anni dopo. Il tempo dei bilanci e delle riflessioni, pubblicati dalla “Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice”.
LUCA ZAIA, Ragioniamoci. Dalla pandemia all’autonomia, Marsilio Editori, Venezia, 2021. pp.203. Euro 21,00.