• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 9 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Europae

Ricatti buonisti/ L’Unione Europea taglia i fondi all’Ungheria di Orbàn

di Domenico Bonvegna
19 Settembre 2022
in Europae, Home
0
Ricatti buonisti/ L’Unione Europea taglia i fondi all’Ungheria di Orbàn
       

 

La maggioranza dell’europarlamento, sentenzia che il governo ungherese non è democratico. Nonostante Orban sia stato eletto dal suo popolo per 4 volte, questo non basta ai “sovietici” dell’Ue, insistono l’Ungheria è un “regime ibrido di autocrazia elettorale”, e per questo non può più essere definito democratico. Ma come mai questi signori non hanno mai detto nulla sulla democrazia in Italia, dove il PD governa da 9 anni, perdendo sempre le elezioni. E poi chi scelto Monti e Draghi?
Nella relazione del 15 settembre il Parlamento europeo con 433 voti a favore e 123 contrari, tra questi Fratelli d’Italia e la Lega, ha sottolineato che il governo ungherese “sta minando i valori dell’Ue e ha chiesto risultati rapidi e sanzioni che attraverso l’Articolo 7 (qui la procedura), cioè di togliere il diritto di voto a Budapest in Consiglio europeo e attivare il regolamento sulla ‘condizionalità del bilancio’. Oltre al diritto di voto, Budapest si vedrebbe privata dei fondi di ‘coesione europea’, ai quali la stessa Ungheria contribuisce pro quota con gli altri paesi, e si vedrebbe bloccata ogni possibilità di ricevere i fondi del Recovery europeo”. (Luca Volontè, Ungheria e Polonia, vittime del paternalismo democratico dell’Ue, 17.9.22, lanuovabq.it)
Tra le accuse che il documento Ue tratteggia c’è la solita leggenda nera che ormai accompagna l’Ungheria e le vittorie di Orban, che ha la maggioranza degli ungheresi dal 2010 ad oggi. Secondo il Parlamento europeo, influenzato dalle multinazionali filantropiche e abortiste, c’è l’allarme “per il “sistema costituzionale ed elettorale, l’indipendenza del sistema giudiziario, la corruzione e i conflitti di interesse e la libertà di espressione, compreso il pluralismo dei media. Anche la libertà accademica, la libertà di religione, la libertà di associazione, il diritto alla parità di trattamento, compresi i diritti delle persone Lgbti, i diritti delle minoranze e quelli dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati sono problematici.”. Se il governo ungherese non fa le riforme auspicate dai burocrati Ue, la Commissione europea potrebbe “raccomandare di sospendere i miliardi destinati a Budapest dal bilancio comune del blocco per il periodo 2021-27, pari a 1.100 miliardi di euro”. Inoltre ricorda Volontè, che l’Ungheria rimane anche l’unico Stato membro senza l’approvazione del Recovery Fund post COVID-19 (5,8 miliardi).
In pratica questo voto “deplora il Consiglio europeo (fatto dai 27 tra premier e presidenti) per non non aver messo al bando Budapest come traditrice dei valori europei; invita il governo della Unione Europea ad applicare contro Budapest la regola tipica di Gengis Khan quando attraversava la steppa con la sua orda e si imbatteva in una inopinata resistenza: o ti arrendi alla nostra idea di civiltà ovviamente superiore, oppure ciao, ti mettiamo a ferro e fuoco. Il modo postmoderno di minacciare i renitenti è meno brutalmente tonitruante, ma ha la stessa potenza devastante, utile ad annientare l’oppositore. Una rivisitazione dell’antico assedio, attuato tagliando i viveri. Si permetterà l’arrivo di qualche risorsa a questo popolo strano purché accetti di assoggettarsi alle direttive mainstream maturate negli ambienti radical chic newyorchesi e nella sinistra au caviar parigina”. (Renato Farina, Viktor Orban, l’Ue stacca la spina all’Ungheria: il ricatto pseudo-democratico, 16.9.22, Libero)
Si tratta dell’ennesima pugnalata a Orban che non si piega ai diktat dell’Ue e nello stesso tempo sono convinto che sia anche un segnale per il prossimo governo italiano che uscirà dalle urne del 25 settembre. Attenzione sulle questioni etiche (vita umana, famiglia, libertà scolastiche) non comportatevi come Orban, anche a voi saranno negati i finanziamenti del Pnrr. Infatti la sinistra italiana non ha perso tempo, subito ha cominciato a insultare e aggredire il centrodestra, in particolare Meloni e Salvini che appoggiano il governo ungherese. Secondo i sinistrati PD e 5 Stelle, dire che l’Ungheria è una democrazia mina la nostra credibilità internazionale. Ora, siccome è un dato di fatto che l’Ungheria sia una democrazia, mi chiedo come si faccia a votare gente intellettualmente disonesta che non fa che raccontare bugie. Io mi vergognerei. Intanto, Forza Italia si smarca sulla questione ungherese: “la nostra Europa non è quella di Orban”, ha detto sciaguratamente il vecchio cavaliere, facendo lo stesso ragionamento di Enrico Letta.
Nel servizio di Volontè si sottolinea che oltre all’Ungheria è preso di mira il governo polacco, accusato di violare i diritti umani, che peraltro ancora non ha ricevuto un euro dal Recovery Fund. La Ue ha attivato lo stesso articolo 7, per l’Ungheria. ma perché tutto questo accanimento e ricatto nei confronti del premier ungherese e del suo governo? Il motivo è semplice: Viktor Orban insieme alla presidente della Repubblica Katalin Novak hanno da tempo attuato politiche impressionanti a favore della famiglia, investendo milioni in aiuti diretti alle famiglie.

Secondo il primo ministro ungherese, «Ogni Paese europeo ha il diritto di difendere la sua cultura cristiana, e il diritto di rigettare l’ideologia del multiculturalismo. Il nostro secondo principio è che ogni Paese ha il diritto di difendere il modello di famiglia tradizionale, ed è autorizzato ad affermare che ogni bambino ha il diritto a una madre e un padre». Ecco perché tanto odio e livore nei confronti del governo ungherese da parte dei vari gazzettieri del politicume corretto di tutta l’arcipelago sinistroide. Questo è il vero nodo della questione. Chiunque parli del Vangelo, difenda la patria, vada contro le deviazioni ideologiche imposte dal sistema del politicamente corretto, osi contestare la fiumana ideologica democratica viene combattuto. Orban ha da poco stabilito di rendere obbligatorio l’ascolto del battito del cuore del feto prima di decidere se abortire. Significa che per compiere un’azione devi esserne responsabile. A sinistra questa cosa viene considerata violenza sulla donna, e questa goccia di verità ha fatto traboccare il vaso della menzogna della sinistra che governa l’Europa e gli USA. A costo di allungare l’articolo, voglio citare una parte dell’interessante riflessione di don Antonello Lapicca, collaboratore di Radio Maria: “Se è un grumo di cellule che tortura sarebbe un rumore anonimo e impersonale? Ma se è un figlio vivo con un cuore che batte allora si che per una madre è una tortura ucciderlo. Proprio per evitare alla madre questa tortura che si estende per tutta la vita, e per evitarla al suo figlio è doveroso ricordarle la verità. Quella che le vorrebbe occultare l’ideologia perversa che usa le sue angosce e paure, la debolezza e la solitudine. Annunciare la verità invece è sempre amore purissimo che può innescare l’amore materno, in qualunque situazione si trovi la madre”
Mentre l’Europa sta letteralmente morendo dal punto di vista demografico, l’Ungheria coraggiosamente sta tentando di invertire il trend negativo delle nascite. L’Ue invece di imitare quello che stanno facendo a Budapest, con rancore e odio non fa altro che alimentare la cultura di morte con l’aborto, l’eutanasia e la liberalizzazione della droga. Questo è il vero pericolo per il mondo di oggi, questa gente lo sta conducendo alla rovina. Si tratta di un esercito di senzadio che sta imponendo una nuova religione gnostica, ovvero dalla natura “umana”, ovvero dell’uomo che vuole sostituirsi a Dio. Gente disposta a uccidere se stessa pur di trascinare tutti nel burrone. “Purtroppo molte istituzioni nazionali e sovranazionali sono guidate da persone così. Il sistema ha piazzato le sue pedine e chi cerca di rimuoverle viene calunniato, osteggiato, processato, imbrogliato (vedi i mega brogli elettorali negli USA), ucciso. Non è facile trovare la via d’uscita. Certamente non è quella dell’astensionismo. Dobbiamo votare, negli anni ‘80, Alleanza Cattolica, aveva prodotto un manifesto: “Vota anticomunista, ma non fermarti lì”. Cioè votiamo quelle forze politiche che si oppongono alle derive dell’ideologia del Gender, votare chi ha la possibilità di opporsi alla follia in atto, quindi se non abbiamo la mente totalmente o parzialmente obnubilata siamo costretti moralmente a votare il centrodestra, a scegliere chi difende Orban, chi coraggiosamente osteggia la tirannia depravata dell’Unione Europea.

 

·

Tags: UngheriaUnione EuropeaViktor Orbàn
Articolo precedente

Anche Confidustria si è accorta dell’Italia marittima. Il rapporto “Progetto mare”

Prossimo articolo

Follie dem/ Il feldmaresciallo Emiliano va alla guerra ma nessuno se lo fila…

Domenico Bonvegna

Correlati Articoli

Gioco on line, criptovalute, passaporti d’oro. L’economia “ombra” di Malta
Europae

Gioco on line, criptovalute, passaporti d’oro. L’economia “ombra” di Malta

di Marco Valle
19 Gennaio 2023
0

Incastonata al centro del Mediterraneo la repubblica di Malta, il più piccolo membro dell’Unione Europea, sta vivendo un periodo particolarmente...

Leggi tutto
Il gusto dell’orrido: le farine di insetti. La posizione di MIO Italia

Il gusto dell’orrido: le farine di insetti. La posizione di MIO Italia

17 Gennaio 2023
L’Ungheria dice basta alle sanzioni contro la Russia e appoggia Belgrado contro Pristina

L’Ungheria dice basta alle sanzioni contro la Russia e appoggia Belgrado contro Pristina

11 Gennaio 2023
La super stangata sui carburanti è benzina sul fuoco dell’inflazione e della deflazione

La super stangata sui carburanti è benzina sul fuoco dell’inflazione e della deflazione

4 Gennaio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Follie dem/ Il feldmaresciallo Emiliano va alla guerra ma nessuno se lo fila…

Follie dem/ Il feldmaresciallo Emiliano va alla guerra ma nessuno se lo fila...

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Giulio Tremonti/ La globalizzazione è fallita. Amen

Giulio Tremonti/ La globalizzazione è fallita. Amen

8 Febbraio 2023
Perchè la battaglia pro-vita è una battaglia culturale

Perchè la battaglia pro-vita è una battaglia culturale

8 Febbraio 2023
E la guerra si avvicina sempre più…

E la guerra si avvicina sempre più…

8 Febbraio 2023
Giorno del Ricordo 2/ A Milano storie di patrie perdute

Giorno del Ricordo 2/ A Milano storie di patrie perdute

7 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In