Sono particolarmente legato a Gentile in quanto è il pensatore che più mi ha influenzato e sul quale ho scritto la mia tesi di laurea. La laurea era in Storia Contemporanea, ma la tesi verteva sì sulla vita del Filosofo tra il maggio 1943 e l’aprile 1944, ma soprattutto sul pensiero di Gentile nel suo ultimo anno di vita. Anno prolifico intellettualmente che ha portato al postumo “Genesi e struttura della società”, che è un capolavoro del pensiero.
Ritenevo, e ritengo ancora, che per scrivere di Giovanni Gentile si debba analizzare sia la vita che il pensiero, insieme, giacché pensiero e azione in lui erano fusi indissolubilmente. Mentre gli storici tendono a vedere le solo le azioni dell’uomo (i testi migliori e che consiglio sono quelli di Francesco Perfetti, Alessandro Campi, Luciano Canfora e per una biografia più integrale e di più semplice fruibilità Sergio Romano; ho apprezzato molto meno altri testi più “riputati” in ambiente accademico tipo Gabriele Turi) e i filosofi solo il pensiero (i migliori: Augusto del Noce, Hervé Cavallera e in seconda battuta Gennaro Sasso), intendevo superare questo iato.
Scrivere una tesi, almeno come si faceva con il vecchio ordinamento, ti porta a un’intimità e a un legame con il soggetto oggetto della ricerca, che poi dura per sempre. Passare un mese a Roma (in via Fea è conservato l’archivio di tutto il suo sterminato epistolario) a leggere migliaia di sue lettere, anche abbastanza personali, ti fa entrare a contatto con la personalità privata dell’uomo, cosa che non accade leggendo o studiando i suoi lavori, o anche tutta la sua bibliografia (cosa che ho fatto, per altro). All’inizio vai semplicemente con l’idea di cercare qualche inedito (di inediti ne ho trovati tanti, ma non di eccezionale valore storico) poi entri nella sfera più personale, “in interiore homine” e si crea quel legame morale di cui parlavo poc’anzi.
Oggi le sue spoglie mortali riposano nella basilica di Santa Croce, assieme a tanti dei più grandi uomini di pensiero della storia d’Italia. Assieme a Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei, Leonardo Da Vinci, Niccolò Machiavelli, Ugo Foscolo, Gioacchino Rossini, Vittorio Alfieri e Guglielmo Marconi.
Quindi per me il 15 aprile è sempre una data particolare. Addio Maestro.