Ormai non ci sono più scuse. La Consulta, seppur con gravissimo ritardo, ha dato indicazioni chiare (e in gran parte prevedibili) e ha consegnato una legge elettorale per la Camera automaticamente applicabile. Bastano poche settimane per adeguarla al Senato, sciogliere le Camere e indire le elezioni, dando seguito al giudizio inequivocabile espresso dagli italiani con il No del 4 dicembre.
“Elezioni subito!” sarà dunque il grido che si alzerà dalla piazza di sabato a Roma, dove Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia chiamano a raccolta l'”Italia sovrana”.
Quelli che come noi rivendicano il ripristino della sovranità popolare, libere elezioni subito e la fine dei governi non eletti voluti dai poteri forti. Quelli che come noi credono nella sovranità nazionale, che significa moneta-confini-lavoro-identità culturale. A tutti questi italiani chiediamo di unirsi a noi per costruire un’alternativa di governo, concreta e vincente, alle due sinistre, quella finanziaria del Pd e quella demagogica dei Cinque Stelle.
Noi di Fratelli d’Italia, auspicabilmente insieme alla Lega di Salvini, a Giovanni Toti e a quei forzisti che non vogliono morire renziani, ai CoR di Fitto, ad associazioni e movimenti che condividono la nostra cornice di valori (molto significativa l’adesione di Massimo Gandolfini a nome del popolo del Family Day), vogliamo superare il vecchio centrodestra in nome del concetto di sovranità. Oggi infatti la dicotomia centrodestra-centrosinistra è superata: sovranità vs globalismo, comunitari vs liberal, identità vs relativismo, popoli vs élite : è questa la frattura culturale del nostro tempo, come ci dimostrano Trump, Putin e l’affermazione dei movimenti sovranisti di mezza Europa.
Dissenso e indignazione, paure e speranze non possono più sfogarsi solo sulle tastiere, è tempo di un grande movimento di popolo.
Dalla piazza di Roma inizia questa lunga cavalcata. Noi sappiamo da che parte stare, il resto sa di muffa.