Mosca e Teheran firmeranno a breve un accordo di “cooperazione globale”. A renderlo noto è l’ambasciatore iraniano in Russia. L’annuncio di una più stretta intesa arriva a pochi giorni dall’incontro che ha visto due delegazioni militari di alto profilo confrontarsi, in quel di Teheran, sui temi della sicurezza strategica che interessano da vicino la Russia e la Repubblica Islamica. Lo scorso 3 dicembre, infatti, il capo di stato generale delle forze armate iraniane Mohammed Bagheri e il vice ministro della Difesa russo Alexander Fomin hanno avuto un lungo confronto. Al termine dell’incontro Bagheri ha sottolineato la necessità di intensificare la cooperazione tra Teheran e Mosca su questioni bilaterali, oltre che di un costante negoziato tra la parte russa e quella iraniana.
Non è difficile immaginare i primi campi in cui questa volontà di dialogo russo-iraniano potrà dispiegare effetto: dal Caucaso alla Siria Mosca e Teheran si trovano a giocare sui medesimi campi, una azione coordinata potrebbe creare non poche difficoltà agli altri giocatori e ridimensionarne le ambizioni, ad iniziare dalla Turchia di Erdogan. Quanto al conflitto in Ucraina, è di tutta evidenza che questa intesa irrobustirà la collaborazione militare tra i due Paesi, ad iniziare dalla fornitura iraniana di droni kamikaze alle forze di Mosca (fornitura che ha inciso sensibilmente sullo scontro in atto) e sul trasferimento di tecnologia verso la Russia per consentire in loco la produzione di queste armi.