Stefano Passaquindici è il Responsabile delle pagine turistiche del quotidiano “il Giornale” (che escono la domenica) e cura anche il blog sul sito internet del quotidiano: “Viaggio per voi”. Specializzato in: trasporti, aviazione civile, autonoleggi, catene alberghiere, subacquea, turismo d’affari, benessere. Ha curato come coautore alcuni libri, tra cui: “Le cento meraviglie del mare” (TCI), “100 spiagge” (Rcs), “100 isole” (Rcs). Dopo anni di Presidenza effettiva e operativa ora è Presidente onorario del GIST – Gruppo Italiano Stampa Turistica, l’associazione che raccoglie i più importanti giornalisti del settore.
Milano, una città che vive in un Paese dove ci sono Roma, Venezia, Firenze, più innumerevoli località (anche piccole) uniche al mondo… Proviamo a fare un gioco: realizziamo una mappa dove si rappresentino solo le aree verdi del capoluogo lombardo, i monumenti, i musei, le chiese e le grandi opere come il Duomo e il Castello Sforzesco. Che Milano emergerebbe?
Sicuramente a Milano manca il fascino di una città d’arte o storica ma non difettano le attrazioni. Sia archeologiche – come i resti della città romana ben visibili nel centro urbano – sia religiose – come il Duomo con la sua Madonnina o Santa Maria delle Grazie, la basilica di Sant’Ambrogio, San Simpliciano – sia naturalistiche: dai giardini Montanelli a quelli di Villa Reale di Via Palestro fino ai grandi parchi come il Sempione o il Lambro o il Parco Nord. Milano offre poi una enorme varietà di palazzi privati con giardino che si possono ammirare nel suo centro storico come Villa Invernizzi, famosa per i fenicotteri rosa. Oppure, le decine di musei pubblici o privati. con mostre temporanee e raccolte uniche. Penso al museo Poldi Pezzoli oppure a quello egizio all’interno del Castello Sforzesco (il terzo al mondo dopo quello del Cairo e di Torino). Se poi aggiungiamo le vie della moda, le zone della movida e le spettacolari nuove attrazioni – volute dai Sindaci Albertini e Moratti – come nel caso di City Life, Porta Nuova, Piazza Gae Aulenti, la Darsena, la nostra città ha davvero un’offerta per tutti i tipi di viaggiatori: da quelli d’affari agli amanti della cultura; da chi ama lo shopping di lusso agli amanti della vita notturna.
Le fiere sono sempre state importanti per gli albergatori di Milano, abbiamo assistito a diversi hotel che non hanno resistito al contraccolpo delle chiusure sanitarie; quale può essere il futuro delle fiere (e dei grandi albergatori) in uno scenario come quello attuale?
Dopo la grande chiusura pandemica che ha devastato tantissime attività commerciali, ora finalmente si intravede la ripresa anche per il settore fieristico, dagli allestitori ai ristoratori, dagli albergatori ai taxisti: prova ne è il riuscitissimo Salone del Mobile con tutti i suoi eventi “Fuorisalone” e la Settimana della Moda. La grande forza di Milano è quella di sapersi riprendere senza scoraggiarsi.
Qual è, secondo lei, la situazione dei Bed & Breakfast e dei piccoli alberghi? È possibile soggiornare a Milano senza pagare somme enormi? Sappiamo di turisti stranieri che, in passato, pur avendo programmato un soggiorno di una settimana, dopo due giorni se ne sono andati…
L’ospitalità alberghiera di Milano è fatta soprattutto da hotel 4 stelle superiori e 5 stelle lusso e in questo la città può vantare alcuni tra gli alberghi più belli d’Europa. Ovviamente questi non sono a buon mercato ma hanno la loro clientela. Il bello del capoluogo lombardo è che ormai c’è una vasta offerta di ospitalità fatta di appartamenti in affitto e B&B anche di qualità che consentono a chiunque di poter soggiornare anche in centro città a tariffe decisamente competitive.
Considerando che lei è un esperto di “subacquea”, giochiamo ancora, esiste una “Milano sommersa”? Proprio vicino alla redazione del quotidiano dove lavora, nel sottosuolo, c’è qualcosa di molto antico… Altri misteri?
Sì, c’è una Milano sotterranea tutta da scoprire. Oltre alla già citata Milano romana che si può ammirare nei dintorni di Piazza Affari di soprese ce ne sono tante. Una parte è già visitabile come nel caso dei recentemente ristrutturati rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, oppure, i camminamenti sotto il Castello Sforzesco o le cripte di tante chiese. Ma le sorprese non sono finite e, penso a breve, saranno rese note alcune scoperte che saranno visitabili.
Navigli, si potrebbero valorizzare molto con programmi anche semplici, lei cosa ne pensa?
Sicuramente. Già i nuovi spazi offerti dalla Darsena ristrutturata offrono la possibilità di manifestazioni di ogni tipo: dalla pista di pattinaggio a Natale alle mostre nautiche, ai già presenti mercato dell’antiquariato o dei fiori che richiamano turisti da tutta la Lombardia ma anche dall’estero. Gare di canottaggio per attrarre gli sportivi ma anche l’aumento della frequenza della navigazione turistica sui navigli basterebbe ad attrarre un pubblico maggiore.