
Sui quotidiani nazionali la notizia è stata sostanzialmente trascurata, ma l’accordo tra Salvini e il Partito sardo d’azione rappresenta un segnale estremamente importante. Innanzitutto perché – come ha sottolineato Sasso Deidda di Fdi in una intervista andata in onda su Electoradio e Radio Antenna 1 – dimostra che anche in Sardegna il vento è cambiato e cresce la convinzione di un successo del centro destra. E poi perché gli autonomisti sardi, come quasi tutti gli autonomisti presenti in Italia, erano storicamente schierati sul fronte opposto. Culturalmente un’assurdita’ poiché i valori di chi si batte per le autonomie sono molto più simili a quelli che, in teoria, dovrebbero caratterizzare le destre. A partire dalla difesa delle tradizioni locali, della cultura, del territorio stesso.
Invece, grazie anche all’ottusità di una destra romanocentrica che non riesce a capire il mondo oltre il grande raccordo anulare, si sono spinti i movimenti autonomisti all’abbraccio di una sinistra mondialista, che cancella le tradizioni in nome del rispetto degli stranieri, che vuole distruggere una cultura antica in nome del pensiero unico obbligatorio.
Ora, con l’accordo tra Lega e sardisti, può partire un cambiamento radicale. A patto che gli alleati della Lega si rendano conto della realtà e sappiano decidere senza ingerenze romane. Deidda ricorda che anche Fdi è a favore dell’autonomia (ma contro l’indipendenza) e questo permette nuove alleanze un tempo impensabili. Ma lo stesso discorso potrebbe valere per Trentino e Valle d’Aosta. Più complicata, per ragioni etniche, la situazione in Sud Tirolo con la Svp che non rinuncia all’accordo con il Pd ma, contemporaneamente, cerca l’appoggio delle destre che governano in Austria. Quanto al Trentino, il Patt non ha nulla a che fare con la sinistra con la quale si allea. E in caso di successo del centro destra a livello nazionale sarebbe interessante vedere l’atteggiamento del Patt per ottenere vantaggi per il Trentino. Lo stesso vale per la Valle d’Aosta alle prese con un’alleanza con il Pd che non si è rivelata particolarmente brillante. Anche Aosta ha bisogno di un’occhiata molto benevola dal governo centrale e un ribaltamento a Roma potrebbe avere conseguenze sul territorio valdostano.
Ma non sono soltanto le Regioni autonome ad essere interessate all’accordo tra Lega e sardisti. Tutte le minoranze potrebbero ritrovare un punto di riferimento dopo essere state ignorate da tutti e da lungo tempo. Occorre una grande capacità culturale per confrontarsi con occitani, walser, ladini, albanesi, greci. Ma se l’alternativa è il mondialismo con il pensiero unico obbligatorio, la sfida non è impossibile.
I sardisti salgono sul ‘carroccio’ della Lega per tornare in Parlamento
http://sardegna.admaioramedia.it/elezioni-i-sardisti-salgono-sul-carroccio-della-lega-per-tornare-in-parlamento/
Dai su non definiamo più la dx romano centrica. Pare che si sia sacrificata ad accettare un milanese a possibile Governatore. Visione ben oltre il Gra.
Solo i visionari non sono capiti dai loro contemporanei
IO SONO SARDA E AMO LA MIA TERRA A ME NO MI PIACE I CLANDESTINI IN SARDEGNA VIA E ENCORA MENO QUESTI SCHIFFOSI DI ISLAMICI VIA DEU SEU SARDU FERMATE TUTTI QUESTI CHE STANO ARRIVANDO DA NOI SE LACIAMO FARE SARA TROPO TARDI PER I NOSTRI FIGLI E FAMIGLIA CIAO GM