Questa volta le Iene hanno colpito bene e affondato meglio. Ci riferiamo al servizio tv delle ‘Iene’ in cui si denuncia un presunto legame del direttore del c.d Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali’ Francesco Spano, con un’associazione gay invischiata in giri di prostituzione.
“Non c’era bisogno del servizio delle Iene – afferma a sua volta Lucio Malan, senatore di Forza Italia – per sapere che da tempo l’Unar agisce al di fuori della legge, occupandosi soprattutto di questioni LGBT, quando la legge che lo istituisce parla solo di rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o l’origine etnica”. “L’orientamento sessuale non è una razza o una etnia e pertanto tutte le attività dell’Unar in questo settore sono al di fuori della legge. Grazie alle iene però, oggi sappiamo che cospicui finanziamenti sono stati concessi a una associazione che, a quanto ampiamente documentato dalla trasmissione televisiva, gestisce un locale a scopo di lucro, dove si pratica in grandissima prevalenza sesso, in forma collettiva, a pagamento. La cosa paradossale è che la la facciata culturale consiste in una presunta attività di prevenzione dell’AIDS, mentre nel circolo viene praticata ampiamente attività sessuale con sconosciuti, spesso senza protezione alcuna, cioè il più sicuro metodo per diffondere malattie sessualmente trasmesse. Il governo deve dare risposte su tutto questo. Presento oggi stesso una interrogazione sia sulla generalizzata attività dell’Unar al di fuori della legge, sull’attività del circolo in questione, sul fatto che secondo il servizio giornalistico il direttore dell’unar sarebbe un un tesserato di detto circolo, nonché sulla collaborazione con il circolo intitolato a Mario Mieli, noto essenzialmente per un libro dove si teorizza e si esorta alla pedofilia dalla prima all’ultima pagina. Presenterò anche un esposto alla corte dei conti per il danno erariale creato da attività non conformi alla legge istitutiva dell’Unar al costo di diversi milioni all’anno. Voglio sperare, peraltro, che le autorità competenti si siano già mosse con ispezioni, poiché dal servizio appare chiaro che, oltre a tutto il resto, il circolo finanziato dall’Unar evade ogni obbligo fiscale.”.