• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
lunedì 8 Agosto 2022
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Sconfitti in Parlamento Zan e i propagandisti Lgbt non demordono e mirano alle scuole

di Domenico Bonvegna
5 Novembre 2021
in Home, Società&Tendenze
0
Sconfitti in Parlamento Zan e i propagandisti Lgbt non demordono e mirano alle scuole
       

La Verità dà notizia che il deputato Alessandro Zan è andato in un liceo di Oristano e di aver parlato con i ragazzi “di diritti, democrazia, responsabilità”. In sostanza il nostro illustre sconfitto è andato in una scuola a fare propaganda, celebrando la bontà di un disegno di legge respinto dal parlamento”. (Francesco Borgonovo, Respinta la legge bavaglio la propaganda Lgbt torna a invadere le scuole, 1.11.21, La Verità). Questo per Borgonovo significa che non c’era bisogno della Legge, perché le giornate contro la presunta omofobia nelle classi si fanno già da tempo. Peraltro, fa notare il vicedirettore de La Verità, che non risulta che si facciano a scuola altre giornate di sensibilizzazione, per esempio su temi come l’immigrazione o l’aborto, magari condotte da associazioni cattoliche e perché no da esponenti di Fratelli d’Italia.

Borgonovo a questo proposito fa riferimento a un invito ricevuto dalla Meloni da un liceo, e subito si gridò allo scempio della democrazia. Tuttavia, che il portabandiera delle associazioni Lgbt possa tranquillamente testimoniare in una scuola, significa che, nonostante la battuta d’arresto del suo disegno di legge, il “potere” culturale è ancora forte. Il mondo Lgbtq, minoranza nel paese, è potente “nei luoghi in cui si stabiliscono le linee di indirizzo della cultura nazionale: giornali, le televisioni, perfino le scuole”. Pertanto, la propaganda non finirà, si continuerà a martellare sui giornali più di prima.

E’ falso quello che sostiene la sinistra che ora si potrà insultare e recare violenza ai gay o ai trans. Ci sono già le leggi che puniscono queste attività disgustose. Intanto con o senza la legge Zan, sarà difficile criticare l’ideologia Lgbt. Chi lo fa, sarà ancora accusato di essere razzista e omofobo, e si continuerà ad essere censurati. “La cappa di pensiero unico – scrive Borgonovo – resta lì, non è affatto stata abbattuta, e proseguirà a silenziare il dissenso in ogni modo […] Il cosiddetto mainstream, le piattaforme di intrattenimento, le grandi aziende, la stampa internazionale: tutti hanno già fatta propria – per convenienza – l’agenda arcobaleno. E vanno avanti a imporla, plasmando le menti di adulti e giovani”. Infatti, subito hanno mobilitato le piazze, per protestare contro l’affondamento del Ddl Zan.

Certo sono piazze che rappresentano una minoranza, ma è anche vero che l’ideologia Lgbt, soprattutto fra i giovani fa presa. Abbiamo visto durante le manifestazioni l’odio, la violenza verbale, gli slogan scomposti contro i nemici della legge Zan. “La fluidità è celebrata in ogni dove, il fatto che si possa cambiare sesso a piacimento e che il maschio e la femmina siano costruzioni culturali è onnipresente al cinema, nelle serie tv, sui social, nei fumetti e nei libri”. E qui Borgonovo sottolinea che l’ideologia del Gender intende praticamente sovvertire l’ordine naturale, la biologia e il pensiero umano. Il Gender mira a distruggere le differenze, non a valorizzarle, vuole sottomettere l’essere umano. I giovani purtroppo sono le prime vittime di questo scardinamento, ecco perché sono indotti facilmente a sostenere le idee di Zan o quelle della svedese Greta. Ho trovato appropriato il commento pubblicato su fb del 2 novembre, da don Antonello Lapicca, missionario itinerante in Giappone, “La rivoluzione che stanno preparando da tempo, parte dai politici incravattati ma dai guitti popolari (ricordate Grillo?), che masticano la più perversa delle ideologie, la pedofilia di Stato, per poi darla in pasto, sminuzzata e pre-digerita, al popolo bue che la trangugia senza pensare, convintamente d’accordo. È dai bambini che parte tutto, per questo ne vogliono stuprare l’anima, la mente, il cuore, i sentimenti. Vogliono rendere obbligatorio il lavaggio del cervello dell’ideologia gender, vogliono introdurre le peggiori perversioni nelle scuole primarie, forse anche all’asilo”.

Continua don Antonello, questi giovani, “Vogliono riempirli di pornografia, vogliono rieducarli trasformando la scuola in un campo di concentramento. Vogliono cancellare nelle persone la legge naturale per sostituirla con la perversa e satanica ideologia pansessualista e gender”. Per il sacerdote questa rivoluzione strumentalizza gli omosessuali per “distruggere la famiglia e imporre un altro modello, un abominio che disintegra l’identità e la dignità delle persone. C’è ancora qualche cattolico che voglia dialogare con chi mente da anni, e che ha come unico obbiettivo la dittatura della propria ideologia e il silenziamento totale di chiunque non la condivida?” Bisogna fermare questa follia, anche se i mezzi che la sostiene sono immensi”.

Pertanto, la battaglia non è finita, l’assalto ideologico prosegue ed è molto più insidioso di qualsiasi legge. Ecco perché gli esponenti delle associazioni pro family, hanno dichiarato che dopo la bocciatura del Ddl Zan, non bisogna abbassare la guardia, perché abbiamo vinto una battaglia e non la guerra. Bisognerà continuare a lavorare a livello culturale su tutti gli ambienti a cominciare da quelli cattolici.

Tags: legge Zan
Articolo precedente

Causa pandemia prezzi delle materie prime alimentari alle stelle. L’allarme di Coldiretti

Prossimo articolo

Kabul, riflessioni su un disastro. Il forum dell’Arsenale delle idee

Domenico Bonvegna

Correlati Articoli

Ddl Zan/ La guerra continua e non basta un successo parlamentare, serve una vittoria culturale
Home

Ddl Zan/ La guerra continua e non basta un successo parlamentare, serve una vittoria culturale

di Domenico Bonvegna
30 Ottobre 2021
0

In tanti abbiamo gioito: Abbiamo vinto! Un sollievo soprattutto per tanti dell’associazionismo cattolico seppur diviso, impegnato a bloccare il disegno...

Leggi tutto
La sinistra dimentica gli “sfruttati e gli oppressi” e si nasconde dietro ai LGBT

La sinistra dimentica gli “sfruttati e gli oppressi” e si nasconde dietro ai LGBT

30 Ottobre 2021
Il decreto Zan è archiviato. Enrico Letta si è schiantato contro la realtà

Il decreto Zan è archiviato. Enrico Letta si è schiantato contro la realtà

29 Ottobre 2021
Intollerante e intollerabile. Ecco come ricorderemo il (defunto) disegno di legge Zan

Intollerante e intollerabile. Ecco come ricorderemo il (defunto) disegno di legge Zan

28 Ottobre 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Kabul, riflessioni su un disastro. Il forum dell’Arsenale delle idee

Kabul, riflessioni su un disastro. Il forum dell'Arsenale delle idee

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Todos caballeros!! Il Paese dei settantamila presidenti

Todos caballeros!! Il Paese dei settantamila presidenti

8 Agosto 2022
Presidenzialismo e federalismo, due idee forza per costruire una proposta politica seria

Presidenzialismo e federalismo, due idee forza per costruire una proposta politica seria

8 Agosto 2022
Eccellenze italiane/ Piccola impresa è sinonimo di libertà e qualità

Eccellenze italiane/ Piccola impresa è sinonimo di libertà e qualità

6 Agosto 2022
Verso le elezioni con tanti strilli, molte giravolte e poche, pochissime idee

Verso le elezioni con tanti strilli, molte giravolte e poche, pochissime idee

5 Agosto 2022

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In