Neo-maccartismo isterico. Così il ministro degli esteri cinese Qin Gang ha bollato l’atteggiamento statunitense nei confronti della Cina, con particolare riferimento alla politica di contenimento attivo voluta dal presidente Biden. Una politica che, nel prossimo futuro, potrebbe essere foriera di gravi problemi: «Se gli Stati Uniti non frenano ma continuano ad accelerare sulla strada sbagliata – ha detto Qin Gang -, ci saranno sicuramente conflitti e scontri. Chi ne sopporterà le conseguenze catastrofiche?».
Ancora una volta è il dossier Taiwan ad essere utilizzato come metro esempio – nella prospettiva cinese – del doppio standard utilizzato dagli Stati Uniti nell’approccio alle questioni che toccano equilibri dello scacchiere indo-pacifico.
«Perché gli Stati Uniti continuano a professare il mantenimento della pace e della stabilità regionali mentre formulano segretamente un piano per la distruzione di Taiwan?», l’interrogativo del ministro degli Esteri di Pechino, secondo cui le forniture militari statunitensi a Taipei rappresentano un’ingerenza identica a quella che Washington minaccia di sanzionare nel caso in cui la Cina dovesse fornire armi alla Russia per alimentare il conflitto in Ucraina.
Conflitto su cui Pechino, attraverso il suo ministro degli Esteri, adombra ingerenze esterne ai due contendenti in campo: «Sembra esserci una mano invisibile – ha detto Qin Gang – che spinge per la protrazione e l’escalation del conflitto e usa la crisi ucraina per servire determinati programmi geopolitici».
Per il ministro degli Esteri cinese la guerra in Ucraina ha raggiunto ormai un punto critico: «O un cessate il fuoco fermerà la guerra, riporterà la pace e intraprenderà un accordo politico, o alimenterà il fuoco, espanderà la crisi e la trascinerà nell’abisso della perdita del controllo».
Dispiace ammetterlo, ma in questo momento storico, la diplomazia di qualità langue soprattutto nel campo occidentale e le “crociate” democratiche contro il nemico di turno non incantano più nessuno. La domanda è sempre la stessa, cosa accadrebbe se la Russia o la Cina iniziassero ad armare pesantemente il Messico o Cuba ?