Robert Fico, primo ministro fino al 2018, è il vincitore delle elezioni politiche anticipate in Slovacchia con il 23,3% dei voti. A destare qualche preoccupazione in diverse cancellerie europee e nella stampa mainstream l’opposizione di Fico all’invio di armi in Ucraina, oltre che alla chiusura europea al dialogo con Mosca per la ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto. Quanto basta, insomma, per arruolarlo tra i “putiniani”.
Propaganda a parte, la vittoria di Fico rischia di incrinare ulteriormente la compattezza dei Paesi dell’Ue sulla questione ucraina. Compattezza meno solida di quanto sbandierato, considerate la posizione dell’Ungheria e la recente chiusura di Varsavia alla fornitura di armi (oltre al contenzioso sul grano di provenienza ucraina). Se si aggiungono alla lista le notizie provenienti dagli Stati Uniti, decisamente questo non è un buon momento per Kiev.