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Home Europae

Sovranismo sanitario/ Boris Johnson sfida l’Europa e difende il vaccino inglese

di Riccardo Pelliccetti
13 Marzo 2021
in Europae, Home
0
Sovranismo sanitario/ Boris Johnson sfida l’Europa e difende il  vaccino inglese
       

Mentre monta la psicosi in Italia e nel mondo, a causa delle morti sospette di persone vaccinate con il siero di AstraZeneca, Londra scende in campo per difendere l’azienda farmaceutica anglo-svedese. I blocchi precauzionali imposti in molti Paesi hanno spinto il governo di Boris Johnson a intervenire. «Abbiamo messo in chiaro che è sia sicuro sia efficace ha detto il portavoce del premier britannico -. Quando alle persone viene chiesto di riceverlo, dovrebbero farlo con fiducia». La stessa AstraZeneca ha ribadito che nessuna morte è stata messa in diretta relazione con il vaccino poiché non vi è una comprovabile connessione di causa-effetto. «Non ci sono prove di un aumento del rischio» di coagulo di sangue. Secondo la Mhra, l’agenzia del farmaco britannica, su quasi 10 milioni di dosi somministrate sino a fine febbraio le reazioni allergiche gravi sono state 194, cioè lo 0,002 per cento.

Ma le rassicurazioni di Londra, dell’Organizzazione mondiale della sanità e di molte autorità nazionali non hanno fermato lo stop delle vaccinazioni con AstraZeneca in 11 Paesi. A Norvegia, Danimarca e Islanda, che hanno deciso il blocco totale, ieri si è aggiunta la Bulgaria, mentre Italia, Austria, Estonia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Romania hanno fermato i lotti di vaccino «sospetti», in attesa che l’Agenzia europea dei medicinali completi la valutazione. La questione, quindi resta aperta, con i suoi risvolti geopolitici. Ci sono infatti Paesi come il Canada, il quale da sempre ha uno stretto legame con Londra, che difendono la validità del vaccino e ne contestano gli eventuali effetti fatali.

Ma non c’è solo questo. Negli Stati Uniti ci sono decine di milioni di dosi di AstraZeneca ferme nei depositi, in attesa del via libera della Food & Drug Administration, a cui non è stata neanche chiesta una procedura urgente di autorizzazione. Molti Paesi e lo stesso produttore hanno chiesto alla Casa Bianca di trasferire le dosi all’Unione europea, ma la risposta è stata negativa. Biden è stato chiaro: prima di esportare, tutti gli americani devono essere vaccinati. Da qui si comprende il perché nei giorni scorsi Bruxelles abbia criticato gli Usa e il Regno Unito che non esportano vaccini a differenza dell’Unione europea.

Tags: AstraZenecaBoris JohnsoncoronavirusGran Bretagna
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