• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 29 Marzo 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Sovranità addio/ Giulio Tremonti aveva ragione, il PNRR ci renderà una colonia

di Maurizio Bianconi
21 Dicembre 2022
in Home, Pòlis
0
Sovranità addio/ Giulio Tremonti aveva ragione, il PNRR ci renderà una colonia
       

Giulio Tremonti, raffinato nel pensiero, disastroso nell’azione, l’aveva detto in chiaro e sin da subito «Il PNRR mette il paese in modo irreversibile nelle mani dell’UE e raggiunge lo scopo di quella ulteriore e definitiva sottrazione di sovranita’, che ci renderà COLONIA». Era contrario a accettare il PNRR che secondo lui corrisponde alla certificazione della fine dell’indipendenza nazionale. I cittadini non se ne sono ancora accorti, ma i “patrioti” al governo hanno sigillato la fine della patria e ricondotto l’Italia a espressione geografica, colonia postdemocratica dell’impero globale. E non è purtroppo un’esagerazione.

Giulio Tremonti aggiungeva «I contributi sono condizionati alla presenza di riforme di stile europeo. Sia sulle riforme che sugli investimenti, il controllo prenderà la forma del condizionamento. Constateremo quanto sarà duro dipendere dalle condizioni europee». Si potrebbe disquisire a lungo sul danno all’interesse nazionale che si sta facendo con la contrazione di un debito enorme, pari a circa 10 volte il fatturato nazionale annuo, per fare cose care all’UE ma in grandissima parte non indispensabili per la nazione.

Valga solo dire che già questa scelta pone chi la fece e chi la sostiene nella posizione di operare per gli altri  e contro l’interesse nazionale. Senza mezzi termini. E senza mezzi termini ci saremmo aspettati da un governo di destra -centro che prometteva di rivoltare l’Italia come un calzino, l’abbandono di questa follia resiliente. Non è stato così.

I “patrioti” al governo si sono recati nella capitale dell’impero visibilmente ansiosi di superare l’esame e di essere ammessi nella parte della lavagna riservata ai “buoni”. Il controllo fu superato sottoposti alle forche caudine della cosidetta bollinatura  e della sostenibilità. Questo nonostante che un’autorità indiscussa del Mondo di Sopra come Sabino Cassese scrivesse giusto nello stesso periodo «l’amministrazione vive senza i conti e i conti vivono senza l’amministrazione. Essa non è riuscita, salvo qualche iniziale tentativo, a introdurre il calcolo economico nello Stato, mentre la bollinatura, il timbro che dà il via a qualunque decisione pubblica, resta un oscuro ma definitivo “rescritto del principe”, non motivato, e fondato su parametri e calcoli sconosciuti».

La manovra disattendeva tutti gli auspici di cambiamento, anche infinitesimo. Era continuista perfino nei mille spizzichi, bonus, altalene varie di contributi per età e status, percentuali di benefici il cui raggiungimento pareva sempre di più simile a una corsa a ostacoli. La Finanziaria rispondeva così agli auspici e le istruzioni di Draghi, Mattarella, Giorgetti, ma non alle aspettative di chi sperava almeno in un segnale. Non proprio una rivoluzione, un segnale.

Non è stato così. Non ci sono le misure logiche per il contenimento del costo energetico e cioè la cancellazione di ogni aggiunta di qualsiasi natura al prezzo dei carburanti e del gas. Invece si è assistito alla semplice proroga della filosofia degli aiuti, anzi con un prossimo rincaro del prezzo dei carburanti. L’amaro calice non è ancora stato bevuto tutto. L’UE intima di annullare la norma della possibiltà di rifiuto del pagamento POS al di sotto di 30€. Sembra un maramaldeggiare. Bisogna domandarsi di quale autorità possa sentirsi investito un governo – anche se coloniale – quando non ha neppure la possibilità di porre un limite di 30 € al pagamento elettronico. Cioè  è meno di un babbo che non può comprare neppure una sola caramella al figlio. Roba da fare una buca e nascondersi.

All’umiliazione si aggiunge il peso della spada di Brenno. Viene spiegato che la misura è inibita per gli obblighi sottoscritti nel PNRR. Qui si potrebbe chiudere con la frase “Qualcuno ve l’aveva detto e adesso il pacco è servito” ma a tutti gli italiani. Non soltanto, ai patrioti che si accingono a servire chi ci ha colonizzato per l’insipienza di una classe politica debole e imbelle e con la colpevole complicità dei media e di un popolo distratto e assente.

Tags: Giulio TremontiPNRRsovranità economicasovranità nazionaleUnione Europea
Articolo precedente

Storie d’Italia/ 1961, il disastro ferroviario della Fiumarella. Una strage senza giustizia

Prossimo articolo

Trasporto aereo/ Chiude anche Blu Panorama. I cieli italiani in mano ai vettori stranieri

Maurizio Bianconi

Correlati Articoli

Marcello Veneziani/ Quando Aldo Moro disse no a Washington
Rassegna Stampa

Marcello Veneziani/ Quando Aldo Moro disse no a Washington

di Redazione
22 Marzo 2023
0

È passato inosservato un relitto ritrovato che dice molto della nostra storia repubblicana e pure del nostro presente. Si tratta...

Leggi tutto
Ordini da Bruxelles: che la mattanza sociale abbia inizio

Ordini da Bruxelles: che la mattanza sociale abbia inizio

16 Marzo 2023
Follie UE/ Case “green” e auto elettriche, una inutile forzatura ideologica

Follie UE/ Case “green” e auto elettriche, una inutile forzatura ideologica

24 Febbraio 2023
“Ricostruiremo l’Ucraina”, dicono. Ma con quali soldi (e chi paga)?

“Ricostruiremo l’Ucraina”, dicono. Ma con quali soldi (e chi paga)?

22 Febbraio 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Trasporto aereo/ Chiude anche Blu Panorama. I cieli italiani in mano ai vettori stranieri

Trasporto aereo/ Chiude anche Blu Panorama. I cieli italiani in mano ai vettori stranieri

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

L’Algeria aderisce ai Brics. Il mondo è sempre più multipolare

29 Marzo 2023
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

Cinema italiano, sempre peggio. “Marcel” e “Romantiche”, due film inutili

29 Marzo 2023
Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

Spagna/ Emergenza criminalità. Le gang dei latinos dilagano

29 Marzo 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In