Tra il tramonto e l’inesistenza. È questa la diagnosi fornita dal tredicesimo numero de Il Guastatore. Nell’editoriale della rivista trimestrale di approfondimento politico-culturale Luca Lezzi pone il paragone tra il presente e il 1922 a cento anni dalla pubblicazione di tre volumi d’eccezione: “Il tramonto dell’Occidente” di Oswald Spengler, “Ulisse” di James Joyce e “La terra desolata” di T.S. Eliot.
Ad occuparsi dei tre volumi sono i redattori Filippo Del Monte ed Elena Caracciolo oppostisi nelle vesti di avvocato della difesa e dell’accusa nei confronti del filosofo tedesco, Luca Gallesi che ricorda l’unicità dello scritto del drammaturgo irlandese e Gabriele Marconi autore, già alcuni anni fa, di un libro nato dalle suggestioni dell’opera di Eliot.
La Caracciolo si occupa anche dell’influenza di Spengler sulla beat generation, i “talebani” Vincenzo Sofo e Fabrizio Fratus propongono una serie di riflessioni per la rinascita dell’Europa, lo spazio dell’intervista è affidato a Gianluca Kamal che pungola sul tema del focus l’europarlamentare della Lega Silvia Sardone. Adriano Tilgher ricorda in maniera appassionata il concetto di “geopolitica” negli scritti di Carlo Terracciano mentre a Mario De Fazio è affidato il compito di ripercorrere il suicidio dell’Occidente come filo comune dei libri di Michel Houellebecq.
Contro il mito del progresso si scaglia l’articolo di Adolfo Morganti mentre Valerio Savioli definisce i contorni di una “camera ardente per l’Occidente”. Il neodirettore Cristina Di Giorgi si occupa degli scritti di Federico Rampini sull’Oriente e l’Occidente e firma un pezzo su alcune canzoni cult sul tema. A fare da contraltare le recensioni di Gherardo Marenghi al testo di Eugenio Capozzi “L’autodistruzione dell’Occidente” e l’estratto del volume “Renovatio Europa” di David Engels pubblicato da Giubilei Regnani.
Nella seconda parte Lorenzo Roselli torna sul tema dell’ecologia affrontandolo attraverso la pubblicazione del primo testo del G.R.E.C.E. Italia, si inaugura da questo numero la collaborazione, già avviata sul blog, con la rivista Verticale mentre lo spazio delle recensioni suggerisce alcuni testi di Passaggio al Bosco e Aspis. In chiusura l’immancabile aeropoesia di Guido Santulli.
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