• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 4 Ottobre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Stanno costruendo una prigione “politicamente corretta”. Evadere è un dovere

di Nicola Silenti
1 Febbraio 2018
in Home, Società&Tendenze
0
Stanno costruendo una prigione “politicamente corretta”. Evadere è un dovere
       

 

Recuperare libertà affrancando il presente da una soffocante cappa di conformismo, falso perbenismo e quintali di ipocrisia. L’infausto flagello del politically correct avvelena impunemente la vita politica degli italiani che diviene ogni giorno di più insopportabile senza che si riesca più a scovare il benchè minimo spazio di franchezza, sincerità o solo coraggio almeno per la parte dialettica.

Tramontata l’epopea infausta del comunismo e con essa la contrapposizione tra due visioni del mondo incompatibili, da alcuni decenni la nostra vita è divendata insulsa e amorfa inquinando ogni opinione e disputa verbale con uno sconfortante, ma abituale tributo di accuse da cui nessuno ha il diritto di difendersi.

Un campionario di imputazioni che pesca a man bassa tra gli epiteti di razzista, xenofobo, fascista, populista, qualunquista e Dio solo sa cos’altro, in un interminabile corollario di peccati mortali da cui non è ammessa redenzione.

Un carico di accuse che tronca sul nascere il diritto di cittadinanza di chiunque rifiuti di sottostare alle logiche degli habitué della puzza sotto al naso, e al contempo nega la possibilità di esistere a chiunque guardi al mondo da un angolo visuale differente: uno sguardo “altro” che mostri una qualche lontananza dall’unico punto di vista accettabile, permesso, gentilmente concesso. Un’irritazione ben nota ai sempre più italiani che non possono più sfuggire al fastidio insopportabile di quel dito costantemente puntato, come se il sacrosanto diritto di esprimere o anche solo formulare una propria opinione debba sempre e comunque sottostare al vaglio di un censore. Un qualcuno che, non si sa bene investito da chi o da che cosa, si arroghi impunemente il diritto di sancire senza appello se siamo nel giusto o nel torto, se nel bene o nel male, tutto pur di non accordare diritto di cittadinanza a chi si ostina a pensare con la propria testa, incurante dei sorrisi a mezza bocca e dei giudizi inappellabili di questa casta di infallibili sentenziatori.

Circoscritti a grandi linee i termini della questione, appare ormai di tutta evidenza la necessità di sgomberare dalla zavorra del politically correct il dibattito pubblico del Paese, restituendo al diritto delle proprie opinioni e al libero gioco democratico i tanti italiani che oggi ne sono esclusi: un nobile, dignitosissimo esercito di estromessi, che si vorrebbe ghettizzati e confinati in un limbo della vergogna e del castigo da questa spirale perversa e scellerata. Una zavorra ormai chiaramente identificata, contro cui da tempo si levano inascoltate voci autorevoli come quella di Marcello Veneziani, che in più occasioni ha dedicato ampio spazio al fenomeno schematizzandone l’esegesi nel passaggio dall’epoca del “PC” (inteso come partito comunista) a quella del “pc” (il famigerato politicamente corretto).

Una nuova cifra ideologica e un nuovo canone lessicale da cui nessuno può fuggire e che segna una linea di confine insormontabile tra chi sta dalla parte del giusto e chi del torto, senza possibilità di redenzione trattandosi di un pecato mortale.

Gli italiani-e sono tanti- che osano provare a sottrarsi a questo esercizio perverso vanno incontro a una sicura criminalizzazione pagando a caro prezzo l’aver provato a valicare il muro spessissimo che separa ciò che è lecito affermare da ciò che non si può nemmeno immaginare. Così, chi ritiene folle un’accoglienza senza regole e senza limiti di migranti sul nostro territorio è un razzista, mentre chi chiede pene certe per chi commette reati, specie i più gravi, o è un boia oppure un aguzzino. Per non parlare di chi osteggia un uso scriteriato dello ius soli, crocifisso ancor prima di aprir bocca per manifesta xenofobia, intolleranza e un pacchetto a scelta di crimini contro l’umanità.

Così al cittadino comune non resta che scegliere. Piegarsi alla morale comune e al giudizio benpensante di chi ha l’esclusiva sul bene e sul male, oppure serenamente” sbattersene”.

 

Articolo precedente

Leggete Tolkien, stolti. E fu Campo Hobbit ’77

Prossimo articolo

Campania: qui affonda la rottamazione targata Renzi

Nicola Silenti

Correlati Articoli

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico
L'Editoriale

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico

di Maurizio Bianconi
4 Ottobre 2023
0

Se le scelte di politica economica dovessero essere orientate sulla ridda di previsioni, rating, dichiarazioni, sul ginepraio di commenti su media...

Leggi tutto
AI Command immaginato da LS con Stable Diffusion

La NSA creerà un centro per la sicurezza dell’AI

3 Ottobre 2023
Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

2 Ottobre 2023
Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

2 Ottobre 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Campania: qui affonda la rottamazione targata Renzi

Campania: qui affonda la rottamazione targata Renzi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico

Sotto le carte di Giorgetti, il nulla postdemocratico

4 Ottobre 2023
AI Command immaginato da LS con Stable Diffusion

La NSA creerà un centro per la sicurezza dell’AI

3 Ottobre 2023
Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

Precarietà, solitudine, povertà. A pagare sono sempre i “ceti deboli”

2 Ottobre 2023
Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

Infedeli alla linea. La settima edizione di Libropolis, il festival delle intelligenze

2 Ottobre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In