• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
sabato 4 Febbraio 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Penna Pellicola Palco

Storie nostre/ “Sera di giugno”, un esperimento riuscito di teatro e memoria

di Eugenio Pasquinucci
6 Febbraio 2020
in Penna Pellicola Palco
2
       

“Sera di giugno”, lo spettacolo teatrale messo in scena da un gruppo di giovani militanti romani, racconta la storia degli ultimi giorni di vita di Francesco Cecchin, un ragazzo di diciassette anni, aderente al Fronte della Gioventù, ucciso nel 1979 in seguito ad un agguato di un gruppo di compagni, rimasti sconosciuti ed impuniti.

Una storia nostra, tutta nostra, che nessuno ci porterà via, che ricostruisce il clima degli anni di piombo; quel clima che la storiografia ufficiale cerca di nascondere ma che continua a riaffiorare nelle testimonianze di chi c’era ed ha vissuto quel periodo dalla parte “sbagliata”.

Tutto lo spettacolo gode della colonna sonora delle canzoni esclusive della musica alternativa, un patrimonio culturale che solo il nostro mondo riesce ad offrire. Eseguite dal vivo, le canzoni di quegli anni, con il contributo di cantanti solisti veramente d’eccezione, si alternano alla parte recitata dove spicca il ruolo dell’attore protagonista che incarna il giovane Francesco Cecchin. Il protagonista narrante non è un ragazzo, come ci si potrebbe aspettare, ma un uomo cinquantenne, l’età che avrebbe Francesco se fosse ancora vivo; l’espediente spiega come tutta una vita sia stata spezzata in quella tragica sera di giugno.

Lo spettacolo ci cala nella realtà di quegli anni di passione politica, nella vita di sezione, nella “romanità” di quegli ambienti, comunque simili a tutti gli altri disseminati nella nostra Italia di allora. Ci racconta la vita quotidiana del militante di destra: le bugie alla mamma per poter uscire di casa e non metterla in apprensione, il lavoro in sezione con l’odore della colla per i manifesti, l’amicizia tra giovani che si trasforma in cameratismo per il comune pericolo incombente, il benevolo scontro con i militanti più anziani, nostalgici e fossilizzati in schemi mentali superati ma dotati di gran cuore, le minacce quotidiane dei compagni con i loro continui soprusi.

 Fino a quando arriva il giorno dell’aggressione, della caduta da un muro alto cinque metri, del ritrovamento del corpo di Francesco, in una strana posizione, ancora vivo. Poi la corsa in ospedale, il ricovero in coma, l’attesa animata da una flebile speranza ed infine la notizia della sua morte. Tutte cose già purtroppo viste in tante altre vicende da Carlo Falvella a Paolo Di Nella, ma sempre ricordate con dolore.

Se un’obiezione si puo’ fare alla trama teatrale riguarda la mancata descrizione degli ultimi momenti di vita di Francesco, da quando ricevette le minacce dei compagni alla vile aggressione.

Perché chiunque ha fatto politica a destra in quegli anni ha conosciuto la paura, la vera paura, quella che ti gela il sangue nelle vene, che ti svuota la testa, ma che non ti ferma e ti spinge ugualmente nella sfida ad andare avanti. Perché loro erano tanti e consci di restare  impuniti. E Francesco in quei frangenti sono convinto che ebbe paura, per quanto giovane non era un incosciente, sapeva a cosa poteva andare incontro sfidando quella gente; è stato un vero eroe dei suoi tempi.

Se noi tutti poi ci siamo innamorati di Tolkien e della Compagnia dell’Anello è perché ci riconoscevamo in quel piccolo gruppo di personaggi dotati di coraggio, inferiori di numero ma superiori nelle qualità morali.

I compagni erano orde di orchetti, sospinti dalla forza del numero ma senza cuore; se la sinistra non ha mai amato le vicende tolkeniane, forse è dovuto proprio  ad un inconscio riconoscimento di non essere stati dalla parte giusta.

Tags: anni di piomboFrancesco CecchinFronte della Gioventùteatro
Articolo precedente

Mike Hoare, l’ultimo volo dell’Oca selvaggia

Prossimo articolo

Africa/ Il fondamentalismo islamico avanza e il Mali è un nuovo Afghanistan

Eugenio Pasquinucci

Correlati Articoli

Appuntamenti/ GRECE Italia presenta a Lanciano “Il silenzio del cosmo. Ecologia ed ecologismi”
Home

Appuntamenti/ GRECE Italia presenta a Lanciano “Il silenzio del cosmo. Ecologia ed ecologismi”

di Redazione
18 Gennaio 2023
0

Il G.R.E.C.E. Italia presenterà la sua scuola di pensiero ed il saggio "Il silenzio del cosmo. Ecologia ed ecologismi" nella...

Leggi tutto
Storie nostre/ Un Natale a Radio University

Storie nostre/ Un Natale a Radio University

22 Dicembre 2022
La sinistra perde, la violenza ritorna. Vecchi copioni e soliti attori

La sinistra perde, la violenza ritorna. Vecchi copioni e soliti attori

29 Ottobre 2022
Storie nostre/ Per Jack Marchal, il francese d’Europa che creò le “rat noir”

Storie nostre/ Per Jack Marchal, il francese d’Europa che creò le “rat noir”

2 Settembre 2022
Carica altro
Prossimo articolo

Africa/ Il fondamentalismo islamico avanza e il Mali è un nuovo Afghanistan

Commenti 2

  1. Fabio S. P. Iacono says:
    3 anni fa

    R.i.p.

    Rispondi
  2. gianluca castro says:
    3 anni fa

    Caro Marco Valle non me ne voglia l’autore dell’articolo ma trovo profondamente sbagliato e fuorviante definire ‘compagni’ qui e altrove avversari politici quasi sempre autori di azioni vigliacche e spesso degli assassini. Nessuno di quell’area ci ha mai definito ‘camerati’ nella ricostruzione dei fatti… Tralasciando i nomi gergali o insultanti non credo che si farebbe torto alla realtà definire questi personaggi semplicemente ‘comunisti’… Compagni si chiamano tra loro e mi pare eccessivo usargli pure questa cortesia…

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Carletto Calenda bocciato in geografia (e non solo)

Carletto Calenda bocciato in geografia (e non solo)

4 Febbraio 2023
L’autonomia differenziata e i beni culturali. Una questione aperta

L’autonomia differenziata e i beni culturali. Una questione aperta

4 Febbraio 2023
Il digiunatore carcerato e la strana coppia. Cronaca di un casino evitabile

Il digiunatore carcerato e la strana coppia. Cronaca di un casino evitabile

4 Febbraio 2023
Un Occidente disincantato e depresso

Un Occidente disincantato e depresso

3 Febbraio 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In