Serviva al centrodestra, che d’ora in poi in questo articolo chiamerò Destra, come comunemente viene chiamata in tutto il mondo, un tentativo di ragionare insieme sul futuro.
Lo hanno promosso, dopo l’ultima esperienza di settembre ad Atreju, i ragazzi di “Sveglia centrodestra!”, invitando al confronto Giorgia Meloni, Raffaele Fitto e Flavio Tosi.
Tre anime critiche che da tempo si spendono per cambiare la rotta di una Destra che si è consegnata alla marginalità e che oggi, così com’è, non sarebbe in grado di contendere il governo a Renzi.
Ed ecco allora i principali punti comuni tra i tre.
NON MORIRE RENZIANI. Il primo punto di accordo è la necessità di costruire da subito un’alternativa al renzismo.
Forte opposizione alle politiche del governo, a partire dai temi economici, dalla insostenibile tassazione su casa, risparmi e impresa, dalla incapacità di intervenire sulla spesa pubblica, su un debito pubblico e su una disoccupazione ormai a livelli record, dalla fotografia spietata dei fallimenti sul terreno dell’immigrazione e delle politiche europee.
Feroce critica del patto del Nazareno: “un inciucio vergognoso” per Giorgia Meloni, “uno strumento di ricatto” per Flavio Tosi, “un modo per dividerci” per Raffaele Fitto.
LANCIARE LE PRIMARIE. Un bagno di partecipazione per il popolo del centrodestra, l’unica opzione possibile per restituire una cornice comune a sensibilità politiche che oggi si stanno fortemente divaricando. Idee e valori che devono potersi confrontare dando la possibilità ai cittadini di scegliere quale opzione preferiscono. E che questo avvenga per il prossimo candidato premier, così come a livello regionale e locale, ovunque sia necessario e possibile.
Cosa nascerà da questo incontro? E quando nascerà?
Difficile dirlo, la sensazione diffusa è che l’appuntamento sia rimandato al giorno dopo le Regionali, quando salvo sorprese dovremo registrare sonore sconfitte e da queste far discendere la definitiva archiviazione dell’ex centrodestra così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi.
Di questo i tre sembrano più che consapevoli.
Ne è consapevole anche Matteo Salvini, al quale Marcello Veneziani suggerisce una federazione con Giorgia Meloni.
É una nuova generazione di leader pragmatici e intelligenti che hanno capito che o si cambia o si muore.
La speranza è che, per una volta, si vada fino in fondo.
Ha ragione Marcello Veneziani: gli unici due personaggi degni di nota e, soprattutto, con un certo seguito e quindi peso politico, sono Salvini e la Meloni…certamente non gli altri due sopracitati, quasi emarginati nei loro rispettivi partiti. Quindi tutte le nostre speranze e il nostro sogno di poter rivedere una “Nuova” grande destra Nazionale, sono riposte nelle loro mani, con o senza federazioni/fusioni di sorta! È giunta l’ora… della sveglia!!!
Se quella di Cameron è “destra”, graziaddio non sono di “destra”. Questo discorso di “Il centrodestra in Italia è la destra in Europa” era già stato fatto, e precisamente al III congresso di Alleanza Nazionale, da Ignazio La Russa, quando incitava allo scioglimento.
A me sembra che quella strada sia già stata percorsa, 1994-2012.