• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 4 Giugno 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

“Tedeschellum”: grande coalizione o solo grande confusione?

di Andrea Tremaglia
30 Maggio 2017
in L'Editoriale
0
“Tedeschellum”: grande coalizione o solo grande confusione?
       

 

Ecco una riflessione veloce sul “tedeschellum” (ma chi è che dà i nomi alle leggi elettorali??) e sullo sbarramento al 5%. Sembra evidente l’interesse di Renzi nello sbarramento al 5%, per provare a liberarsi sul nascere dei suoi fuoriusciti. Sembra evidente anche l’interesse del M5S, che si vedrebbe assegnato qualche seggio in più rispetto a un proporzionale con soglie più basse.
Ma per quel che riguarda il centrodestra, nell’ambito del quale esiste l’unico partito (Fratelli d’Italia) “vicino” al 5%? Gli scenari possibili sono due:

1) una lista unica Lega+Forza Italia+FDI, o Lega+FDI, o Forza Italia+FDI, comunque la vogliate mettere: le “fusioni” elettorali non portano mai con sé la somma dei singoli. Quindi, in ogni caso, si perdono dei voti per il centrodestra;

2) ognuno per sé: se FDI supera il 5% ed entra in Parlamento oggi il centrodestra è la prima forza, se FDI non supera il 5% i suoi seggi sono distribuiti tra tutti e il centrodestra non è più primo.
Ora, posto che nessuno (non io di certo) sa leggere nella mente di Salvini o di Berlusconi, mi sembra chiaro che l’interesse per il centrodestra in uno sbarramento al 5% non esista direttamente: ma a qualcuno può far comodo (o semplicemente piacere) “far fuori” la Meloni nel breve termine.
I sospetti di altri fini però si aggravano se guardiamo nel campo avversario. Una legge del genere infatti toglierebbe ogni spalla “sinistra” e “micro-centrista” (leggere: Alfano) al PD, anche ammesso che bastassero questi aiuti. E se il PD non avesse i numeri per governare, chi mai potrebbe correre in suo soccorso? Qualche idea?
Appare evidente che la presenza di Fratelli d’Italia in Parlamento sposterebbe l’asse del centrodestra un po’ più a destra e soprattutto creerebbe un’area di alternativa a Forza Italia, intorno al 20%, nel caso in cui ad Arcore si pensasse nuovamente a un governo “di responsabilità” (leggere: inciucio) nazionale.
Evidente anche, però, che tutti questi discorsi lasciano il tempo che trovano finché non si ragiona seriamente e definitivamente su una piattaforma politica del centrodestra: uniti sì, ma in nome di cosa? Questa è la vera fase che dovrebbe precedere, non seguire, la definizione di una strategia sulla legge elettorale. Perché se ci si rendesse conto che non esiste la possibilità di avere un programma comune, o un programma del tutto, forse sì sarebbe meglio lasciar perdere alleanze ed elezioni, concentrandosi su una ricostruzione (comunque necessaria) radicale delle intese.

Comunque la si voglia vedere, quindi, tutto questo parlare di proporzionale ha già avuto l’effetto tipico proporzionalista: portare al centro dell’attenzione, e delle decisioni, i più “piccoli”.

Tags: elezioniForza ItaliaFratelli d'ItaliaGiorgia MeloniLega NordMovimento 5 stellePartito Democraticoriforma elettorale
Articolo precedente

Follie giornalistiche/ Il ruggito del coniglio europeo terrorizza il mondo

Prossimo articolo

Lettere da Milano/ Chi vigila sul Palazzo di Giustizia? La mafia…

Andrea Tremaglia

Correlati Articoli

Il partito postdemocratico unito e l’opposizione che non c’è
Home

Il partito postdemocratico unito e l’opposizione che non c’è

di Maurizio Bianconi
1 Giugno 2023
1

In uno scambio di messaggi, un amico mi contesta le critiche al governo in carica. Egli per primo ne riconosce...

Leggi tutto
Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

Dibattito/ Quali radici e quali spazi per un partito conservatore italiano?

29 Marzo 2023
Il sermone di Achille Lauro alle Nazioni Unite

Il sermone di Achille Lauro alle Nazioni Unite

24 Marzo 2023
È arrivato il Partito Postdemocratico Unito…

È arrivato il Partito Postdemocratico Unito…

23 Marzo 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Lettere da Milano/ Chi vigila sul Palazzo di Giustizia? La mafia…

Lettere da Milano/ Chi vigila sul Palazzo di Giustizia? La mafia...

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Gialli storici/ Torna il maggiore Morosini con una nuova avventura: “Il prezzo dell’onore”

Gialli storici/ Torna il maggiore Morosini con una nuova avventura: “Il prezzo dell’onore”

4 Giugno 2023
La dittatura del relativismo avanza e impone “giuramenti”

La dittatura del relativismo avanza e impone “giuramenti”

4 Giugno 2023
Tesori italiani/ La Valle Telesina, cuore nascosto del Sannio

Tesori italiani/ La Valle Telesina, cuore nascosto del Sannio

4 Giugno 2023
Sudan/ Interrotti i negoziati, si continua a combattere e a morire

Sudan/ Interrotti i negoziati, si continua a combattere e a morire

3 Giugno 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In