Sempre durissime le condizioni nelle aree terremotate — un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini — flagellate da giorni dal maltempo. A causa del freddo e del gelo la produzione di latte è crollata fino al 50% e si registra anche un forte aumento degli aborti per lo stress termico a cui sono sottoposti gli animali.
E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che sottolinea l’importanza dell’ordinanza “azzeraburocrazia” che autorizza finalmente gli allevatori a comprare direttamente tutto ciò che serve per garantire la continuità produttiva delle proprie aziende a fronte di un rimborso pubblico previsto fino al totale delle spese sostenute.
Ricordiamo che appena il 15% delle strutture di protezione degli animali sono state realizzate e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti.
Per Coldiretti, con le temperature crollate fino a -10 gradi “serve uno sforzo comune per recuperare i ritardi e superare le difficoltà sinora incontrate e alleggerire il percorso per l’arrivo delle strutture, risolvendo al contempo i problemi nell’allaccio dell’energia elettrica e dell’acqua, senza le quali le stalle montate non possono ospitare adeguatamente gli animali”.