Il ruolo dell’ agricoltura nell’ ambito del processo della transizione ecologica rappresenta un ruolo primario. L’ agricoltura italiana in quest’epoca deve sapersi trasformare per poter coniugare la grandezza della sua tradizione, che in questi anni ha portato alla riscoperta di grani rari e di nuove antiche specie vegetali, con il grandissimo progresso delle tecnologie mondiali dell’ eco innovazione.
La pandemia globale ha dimostrato quanto sia importante l’ autonomia agricola. Israele riesce da sola a soddisfare il 90% del suo bisogno alimentare. Esempio importante per il nostro paese dove troviamo terreni incolti, dove l’agricoltura di montagna è abbandonata a se stessa ed intere regioni si trovano a dover combattere contro le malattie della globalizzazione: pensiamo alla Puglia ed ai suoi ulivi, senza che lo Stato intervenga con forza, ma soprattutto strategia.
In questa epoca in cui hanno un grande ruolo nell’ eco innovazione le risorse energetiche ed i progressi del digitale, l’Italia deve mettere da parte la frammentazione della gestione delle risorse che la contraddistingue e mettere a sistema identità, cooperazione ed innovazione. Solo in questo modo potrà non farsi fagocitare dalle grandi potenze il cui potere rischia di farci soccombere se non diventiamo competitivi nella diversità.
Di questo e di altro si parlerà nella diretta dell’ Arsenale delle idee lunedì 24 gennaio alle ore 19.00 durante la presentazione del libro” Tradizione ecologica, l’agroalimentare e la sfida della sostenibilità”. Parteciperanno gli autori Giampiero Joime e Sandro Righini ed inoltre Franco Carlesi, Fabio Scoccimarro, il senatore Luca di Carlo, Alessandro Baldoni; coordinano la serata Manuela Lamberti e Raffaele Zanon