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Tre letture (semiserie) di una crisi di governo mancata (o rinviata)…

di Maurizio Gussoni
6 Ottobre 2013
in Home
1
Tre letture (semiserie) di una crisi di governo mancata (o rinviata)…
       

VISTO DA SINISTRA: “La destra ha continuato ad accusare la sinistra di voler liquidare Berlusconi per via giudiziaria. Nulla di più falso. La sinistra, rispettosa dello Stato di Diritto, ha preso atto di una sentenza dei giudici. E poi ha tentato di applicarla nella giunta per le autorizzazioni a procedere. Che, è vero, è uno strumento del Parlamento, ma non deve fare altro che prendere atto delle decisioni dei giudici. Non è come quando l’addetta commissione deve alzare gli stipendi dei senatori, quella è veramente una decisione che consente alla politica di agire motu proprio. Quando parlano i giudici, almeno per quelli di sinistra, si obbedisce e basta! Altrimenti le storielle tipo Paschi di Siena si gonfiano. I personaggi politici di sinistra fanno la stessa fine di quelli della destra, cioè vanno in galera. E se fosse così la gente penserebbe che quelli di sinistra sono come quelli di destra. Forse anche peggio.
Questa volta Berlusconi è caduto perché doveva cadere. Ha subito una disfatta politica alimentata dal suo stesso partito che, stufo di avere questo despota ultra condannato, ha democraticamente deciso di metterlo da parte. Insomma, parte dei deputati e dei senatori di centrodestra, finalmente hanno capito come si fa ad essere democratici. Come lo hanno capito i giapponesi con le democratiche bombe atomiche americane, così lo hanno capito i politici del Pdl: si è democratici solamente in un caso, quando si caccia Berlusconi. In tutti gli altri casi si è fascisti, anzi un po’ nazisti. Non si è mai bolscevichi perché questa categoria non è mai esistita. I bolscevichi sono un’invenzione del centrodestra reazionario, fondato tanti anni fa da Giovanni Guareschi. Un pericoloso estremista di destra e non democratico. Uno che, addirittura, sparlava dei sindaci comunisti.
Quindi la lettura di quanto avvenuto nell’ultima settimana è chiarissima. Sabato pomeriggio Berlusconi ha tentato di fare cadere il governo. I suoi uomini colti da sana febbre democratica – ovviamente di radice sinistra – hanno capito che lui era il male assoluto, e nell’assoluto ci sta pure il male degli italiani. Quindi si sono opposti e hanno detto che, questa volta, non avrebbero obbedito. Il capo (che come tutti sanno è un po’ scemo e difatti l’enorme impero economico da lui fondato è frutto esclusivamente di riti Woodoo), si è trovato in minoranza. Ha capito che era suonata la sua ora, politicamente parlando, e tra le lacrime ha concesso la fiducia al governo Letta. Una fiducia che poteva anche tenersela, tanto tutti i nuovi democratici del suo partito, come un sol uomo, sarebbero accorsi nelle braccia di Letta. Solo pochi tupamaros del centrodestra sarebbero rimasti con lui.
Insomma, eri abbiamo archiviato Berlusconi. Lo ha fatto capire anche Monti, in televisione. Sì, proprio Monti, proprio il super esperto italiano di conti il quale, da italiano fino in fondo, non è riuscito a farne quadrare uno. Per questo è nostro amico.
Adesso si riparte, Berlusconi non c’è più. E non si riesce a capire perché i giornali continuano a parlare di lui. A riferire ciò che pensa. Saranno fascisti e nazisti anche tutti i giornalisti!”.

VISTO DA DESTRA: “Ci sono cascati quei fessi della sinistra. Berlusconi ha lanciato il sasso nello stagno della crisi di governo. Ma non ha fatto firmare le dimissioni ai ministri, sono solo state annunciate in televisione. I compagni, a mo’ di carica dei 101, si sono lanciati contro di lui dicendo che stava facendo il male del paese. E solo per curare i propri interessi. Ma chissà quali interessi, la sentenza c’è già, la crisi di governo non l’avrebbe certamente bloccata. Sono dei gonzi. Berlusconi aveva programmato tutto, anche la fiducia al governo Letta di mercoledì. E quei tre giorni sono serviti per vedere chi sono i traditori. Il manipolo di infingardi che covava sotto la cenere è venuto allo scoperto. Certi della vittoria i Bruti hanno sciorinato i nomi e i cognomi di tutti i partecipanti a questa novella riunione della pallacorda. Ma Berlusconi sapeva benissimo che il governo non sarebbe caduto. Lui sì, che vuole il bene degli italiani. Ha dato la fiducia e adesso ha pure la lista di proscrizione, scritta con la penna d’oca. Saprà di chi si può fidare e di chi no. Ma quei nomi già, a lui, giravano nel cervello, quindi oggi ha un’arma in più per metterli da parte. Nel frattempo si è visto che il pavido Letta, terrorizzato dall’idea di perdere la poltrona, con le unghie e con i denti ha tentato di tenersi aggrappato allo scranno. Poveretto, fatica sprecata! Non sapeva che nel disegno del Cavaliere la sua rimozione non era ancora all’ordine del giorno. Insomma, Berlusconi più che mai comanda il suo partito, anche più di prima. Continua a sostenere questo traballante governo per toglierci le tasse. Ma probabilmente tolte IMU e IVA, deciderà le elezioni anticipate e le vincerà. E noi tutti riavremo i nostri posti. Ma li riavremo solo per spirito di servizio, particolare che ci distingue. Noi li occupiamo solo per il bene degli italiani. E gli italiani ci premieranno!”.

VISTO DAL BAR DELLO SPORT:  “In tutto questo guazzabuglio non ci capisco niente, Berlusconi ha decisa una cosa ed io non ho capito perché l’ha decisa. Tre giorni dopo ne ha decisa un’altra, senza che potessi capire perché ha deciso questa seconda. Nei tre giorni non ho capito assolutamente niente di quello che stava accadendo. All’estero, si dice, hanno temuto per la crisi di governo. Ma la crisi di governo non c’è stata, i ministri sono quelli di prima. Sono rimasti al loro posto ed il loro stipendio non è stato sospeso nemmeno per un giorno. Ma che crisi sarà mai questa? Quelli di destra volevano far cadere il governo, poi nelle dichiarazioni e degli interventi parlamentari hanno tutti detto che sarebbe stato un guaio; per questo il governo… non sarebbe caduto.
Quelli di sinistra dicevano che fare cadere questo governo sarebbe stata una sciagura, un disastro totale per l’Italia. Lo spread, che sembra la marca di una bibita  gasata, sarebbe aumentato davanti alla dipartita di Letta e tutti i nostri risparmi si sarebbero volatilizzati. Seguendo questo ragionamento si potrebbe facilmente capire che quelli di sinistra non volevano fare cadere il governo. Per il nostro bene. Anche se non capisco bene che cosa stia facendo questo governo. Poi ho avuto la cattiva idea di vedere in diretta il voto di fiducia. E solo lì ho capito qualcosa in più. Il guazzabuglio mi è rimasto in testa, tutta la manovra continua essermi oscura ma, come dicevo, una cosa l’ho capita. E mi ha aiutato, e lo ringrazio sentitamente, tale senatore Zanda del PD (sinistra). E’ intervenuto subito dopo il colpo di scena di Berlusconi il quale, da impallinatore, si era trasformato in stampella del  governo. Questo Zanda era fuori di sé, arrabbiatissimo. Pareva morso dalla tarantola. Si è trovato preso in contropiede perché lui (era evidente dalla sua espressione) dicendo che quel governo doveva rimanere per il bene degli italiani, aveva invece un suo sacco di voglia che quel governo cadesse. Sempre per il bene degli italiani. Ma non lo poteva dire. Quindi, anche se di politica me ne occupo solo al Bar dello Sport, una cosa l’ho capita: quelli di sinistra volevano mandare a casa il presidente del consiglio di sinistra. E qui, al Bar dello Sport, cose del genere non succedono nemmeno quando giochiamo a boccette.

Tags: BerlusconielezioniPartito Democratico
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Commenti 1

  1. Normanno says:
    10 anni fa

    Berlusconi ha fatto tutto questo per affrancare Berlusconi da lui, e farlo apparire indipendente… Adesso sta ad Alfano ricucire il partito prendere i voti di chi sta al centro con Monti ed allearsi con la destra e la lega alle elezioni, cosa che non sarebbe successo se Berlusconi veniva espulso dal parlamento ancor prima di questa sceneggiata mediatica, comunque un gran colpo di classe del Berlusca visto che il PDL in un momento simile è al 25% e da adesso non può che recuperare voti!

    Rispondi

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