• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
domenica 24 Settembre 2023
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Home

Trent’anni fa la strage di Waco. Una pagina oscura dell’America clintoniana

di Emiliano Calemma
19 Aprile 2023
in Home, Società&Tendenze
0
Trent’anni fa la strage di Waco. Una pagina oscura dell’America clintoniana
       

Oggi ricorre il trentennale del massacro di Waco (Texas), risultato finale di un assedio durato dal 28 febbraio al 19 aprile 1993. La comunità davidiana era composta da circa 140 persone che avevano deciso di vivere in un ranch a pochi chilometri dalla località texana di Waco. Erano membri di una chiesa separata dal gruppo degli avventisti del settimo giorno già negli anni ’30. La località scelta per vivere venne denominata Monte Carmelo e i davidiani vi si stabilirono negli anni ’60. Il terreno era di loro proprietà e tutte gli edifici ivi compresi erano stati costruiti dai membri della comunità. I davidiani, come molte altre chiese protestanti americane, credevano in una imminente fine del mondo e per questo motivo avevano fatto scorta di generi di prima necessità, sia alimentari che non. Fra questi vi erano anche numerose armi da fuoco (fatto peraltro non illegale).

I governi USA non si sono mai allarmati per il proliferare delle armi sul territorio americano, ma una delle principali preoccupazioni del potere costituito è sempre stata che queste armi non finissero nelle mani di quei gruppi considerati non allineati al pensiero unico o, quantomeno, non politicamente corretti. E i davidiani non lo erano di certo. Nel periodo appena precedente il massacro, a seguito delle segnalazioni di abusi di un membro espulso dalla comunità, l’ATF (il nucleo delle forze federali che si occupa del controllo su alcol, tabacco e armi) decise di infiltrare tra i davidiani un loro agente per verificare la veridicità di tali segnalazioni. L’attività di spionaggio non portò a molto (i dossier sono secretati e nulla venne pubblicato per giustificare l’assalto), ma i vertici dell’ATF decisero comunque di presentarsi armati ai confini della proprietà privata dei davidiani.

Domenica 28 febbraio 1993 circa 100 agenti pesantemente armati dell’ATF, accompagnati in massa da giornalisti e TV, tentarono di penetrare all’interno degli edifici di Monte Carmelo. I davidiani, presi dal panico, chiamarono il 911 chiedendo l’intervento della polizia per la presenza di uomini armati all’interno della loro proprietà. La richiesta d’intervento rimase inascoltata e ai primi spari degli agenti ATF, i davidiani risposero al fuoco. Durante questa prima sparatoria morirono 4 agenti e 6 davidiani, e le forze dell’ordine di ritirarono.

Il presidente Clinton, venuto a conoscenza dell’accaduto, decise l’invio dei reparti speciali dell’FBI con tanto di elicotteri, mitragliatrici e mezzi corazzati. Al termine del primo assalto, David Koresh, leader della comunità, dissee testualmente al negoziatore dell’ATF “Perché non mi avete chiamato per avvisarmi della perquisizione e del controllo sulle armi? Vi avrei fatto entrare per svolgere il vostro lavoro”. In un’altra telefonata con il suo avvocato Koresh, portato a conoscenza dell’identità degli assalitori, affermò: “Non mi interessa chi sono. Nessuno verrà a casa mia, con i miei bambini in giro, agitando pistole, senza trovarsi una pistola in faccia. Questo è il modo americano di rispondere”. Entrambe le telefonate furono registrate.

Koresh comunicò che non vi sarebbero stati margini di trattativa tenuto conto del comportamento delle forze dell’ordine, anche se concesse a tutti i membri della comunità decisi ad andarsene di poterlo fare, bambini compresi. Alla fine rimasero con lui un centinaio di davidiani. Le autorità non accettarono che un gruppo così sparuto potesse tenere in scacco le forze federali e venne deciso di staccare l’elettricità all’intera proprietà. Dopo decine di giorni di assedio senza alcuna possibilità di vittoria per l’amministrazione Clinton, il presidente ordinò l’assalto finale. I mezzi blindati dell’FBI sfondarono le pareti degli edifici, saturarono di gas lacrimogeni gli ambienti e diedero fuoco agli interni. In una giornata ventosa e con costruzioni quasi interamente fatte di legno, le fiamme si propagarono ad una velocità spaventosa. Morirono 100 persone, tra cui 20 bambini e donne in stato di gravidanza.

Non furono trovate armi illegali o armi pesanti, come invece dissero inizialmente FBI e ATF per giustificare l’attacco finale. I vertici delle forze federali gridarono che i davidiani avevano deciso di suicidarsi in massa e che furono loro stessi ad appiccare gli incendi. Una bugia dietro l’altra per giustificare quello che solo gli stupidi e i complici non possono definire come omicidio di massa.

Un atto scellerato di totale disprezzo della vita e dell’umanità di cui il democratico Bill Clinton, un giorno, dovrà rendere conto ad una giustizia superiore alla nostra.

Tags: Bill Clintonstrage di WacoUSA
Articolo precedente

“Miracle”: un film che mantiene la promessa del titolo

Prossimo articolo

Vittorio Messori smonta la narrazione di comodo. Piazzale Loreto come via Rasella

Emiliano Calemma

Correlati Articoli

L’offensiva langue, Washington apre ad una trattativa con la Russia
Estera

L’offensiva langue, Washington apre ad una trattativa con la Russia

di Clemente Ultimo
12 Settembre 2023
0

Se la Russia apre ad una trattativa l'Ucraina non si tirerà indietro. Questo, in sintesi, il senso della dichiarazione del...

Leggi tutto
Ad Hollywood non tutti i pedofili finiscono male… il caso Paul Reubens

Ad Hollywood non tutti i pedofili finiscono male… il caso Paul Reubens

6 Settembre 2023
La guerra dei narcos messicani non si ferma. E gli USA restano a guardare

La guerra dei narcos messicani non si ferma. E gli USA restano a guardare

8 Agosto 2023
Cosa resta dell’America?

Cosa resta dell’America?

6 Agosto 2023
Carica altro
Prossimo articolo
Vittorio Messori smonta la narrazione di comodo. Piazzale Loreto come via Rasella

Vittorio Messori smonta la narrazione di comodo. Piazzale Loreto come via Rasella

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

L’Artsakh armeno è ormai un ricordo. Morte di una piccola patria

23 Settembre 2023
Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

Vattimo, il filosofo che incontrò il pensiero debole. Senza convincere

23 Settembre 2023
Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

Parole, parole, parole. Soltanto parole, parole tra voi…

23 Settembre 2023
Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

Il problema dei migranti si risolve solo risolvendo l’Africa

23 Settembre 2023

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina cinema coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Ucraina Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In