L’obiettivo dei Paesi occidentali non è quello di arrivare ad un rovesciamento del governo russo. A sostenerlo il cancelliere tedesco Olaf Scholz (nella foto), secondo cui questo “non è un obiettivo della Nato”, piuttosto la priorità è porre fine ai combattimenti in Ucraina. Una precisazione che arriva dopo le dichiarazioni del presidente americano Biden relative ad un necessario avvicendamento al Cremlino. Dichiarazioni poi “corrette” dalla stessa Casa Bianca.
Sempre sul fronte diplomatico da registrare le dichiarazioni del presidente Zelensky secondo cui l’Ucraina è pronta ad accettare uno status neutrale e non nucleare. Una delle richieste avanzate da Mosca. Sul punto più controverso, il futuro status delle repubbliche separatiste, Zelensky ha dichiarato che “le questioni del Donbass e della Crimea devono essere discusse e risolte” nel corso dei colloqui di pace. Presupposto che difficilmente potrà essere accolto da Mosca, impegnata piuttosto a rafforzare il proprio controllo anche nelle regioni di Kherson e Zaporizhia, nell’Ucraina meridionale.