Nello scorso mese di novembre è stato diffuso dal Centro “Diritti Umani Antonio Papisca”, da una cattedra dell’Università di Padova e da altre organizzazioni minori l’invito per un seminario di formazione e progettazione dell’educazione civica, motivato con le parole iniziali usate dal Parlamento per il provvedimento, con il quale è stato reintrodotto, dopo una lunga attesa, l’insegnamento obbligatorio della materia, che ha lo scopo “di formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”.
Sono francamente elencati concetti ovvi e prevedibili in una società matura e all’altezza dei tempi, sulla quale gravano però mille disfunzioni ed innumerevoli problemi. Ernesto Galli della Loggia, ad esempio, ha ammesso che gli italiani sono “rimasti una popolazione tra le più ineducate del continente, con una scarsa propensione alla civile convivenza, al rispetto verso gli altri. In generale con un’ancora più scarsa attitudine ad obbedire alle regole e ai comandi dell’autorità”.
Pierluigi Battista, da parte sua, ha individuato lo scompenso più grave, più mortificante e più pericoloso nell’ambito dell’istruzione, cruciale non solo “per la qualità stessa della democrazia” ma anche della società, in cui “destra” e “sinistra” rimangono indifferenti ed assenti.
E’ recentissima – prova e dimostrazione indiscutibile dello smarrimento – la notizia secondo cui l’Italia nel 2018 risulta al terzultimo posto nell’Eurozona per abbandoni scolastici. Addirittura 598 mila infatti sono i giovani compresi tra i 18 ed i 24 anni a chiudere precocemente gli studi. Il contributo più acuto e documentato sulla mortificazione dell’istruzione in ogni suo settore è recato da Luca Ricolfi. Le pagine migliori per incisività, efficacia e chiarezza del suo lavoro La società signorile di massa sono dedicate all’istruzione o più globalmente alla cultura.
Ancora il cattedratico di “Analisi dei dati” indica e definisce le responsabilità degli esecutivi politici e dei partiti componenti le diverse maggioranze e le conseguenze di una situazione irreversibile al peggio. “Proprio perché per decenni e decenni hanno continuato a rilasciare certificati che nulla garantiscono, la scuola e l’università hanno reso possibile a milioni di giovani e meno giovani credersi in possesso di abilità e talenti che il mondo del lavoro, meno idealista e superficiale di quello della cultura, non sempre scorgeva, e meno che mai si sognava di riconoscere”.
Povero Giovanni Gentile…..come hanno ridotto la scuola……come è stata annichilita l’educazione……come si è atrofizzato l’intelletto……come sono precipitati i valori…….come è svanita la famiglia……la giustizia…..l’amor patrio…..ma pur anche le aspettative e l’amor proprio . Siamo precipitati talmente in basso che non sappiamo più da dove veniamo e dove andiamo…….. I nostri nuovi Dei sono qualunquismo…pressapochismo e nichilismo .