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Un prof. italiano cerca i suoi allievi somali per riaprire una scuola a Mogadiscio

di Alberto Alpozzi
22 Marzo 2018
in Home, Mondi
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Un prof. italiano cerca i suoi allievi somali per riaprire una scuola a Mogadiscio
       

Mogadiscio 1969, via Haji Farah, nasce la scuola media “Mons. Filippini”.
Un nuovo edificio per l’educazione scolastica dei giovani somali, gestita da professori italiani grazie all’iniziativa di Padre Salvatore Colombo e Monsignor Filippini. “Qui dovete fare la nuova scuola media” dissero. E così fu.
“Non è stato uno scherzo – racconta l’allora prof. di matematica e scienze della sez. A, Gioacchino Terranova – ma l’incoscienza e la gioventù, che non ti fanno conoscere la stanchezza e i limiti, in brevissimo tempo ci hanno fatto essere pronti per l’inizio dell’anno scolastico.”
All’inizio erano solo quattro mura, ma ben presto quella scuola media divenne una grande famiglia con tanti figli.
“Avevo organizzato una assistenza medica quindicinale con un medico italiano – prosegue Gioacchino – e la mattina quando entravano a scuola avevo in segreteria la processione: la pillola, le gocce negli occhi, la pomata, ecc. Loro sicuramente si ricorderanno la severità, ma anche il rapporto filiale oltre che quello scolastico”.
.
SE TI RICONOSCI O RICONOSCI QUALCUNO IN QUESTA FOTO
CONTATTA IL PROF. GIOACCHINO TERRANOVA CLICCANDO QUI.
Mogadiscio_Scuola Media_Mons.Filippini-home
prof.gioachino_terranova_mogadiscioGli anni sono passati, ormai quasi 50, e di quella scuola oggi restano solo le macerie. Gioacchino ora sta cercando di ritrovare i suoi allievi: “molti saranno espatriati, erano belle teste, con intelligenze sopra la media. Sto cercando di ritrovare i miei alunni di una volta. È solo per questo che ho aperto questa pagina di Facebook. Facebook esiste in ogni parte del mondo. Ho davanti a me una grande nebbia: ho sperato che qualcuno, vedendo le foto della scuola e il mio nome, sapendo che li ho tirati su come figli prediletti, si mettesse in contatto con piacere.”
Il prof. di matematica della scuola media “Mons. Filippini” vorrebbe veder risorgere la Mogadiscio che aveva conosciuto e vorrebbe che oggi in Somalia la situazione venisse presa in mano dai somali per dare ai loro giovani conterranei quello che loro ricevettero dagli italiani di allora.
“Io non ho molti anni davanti a me e quindi se non ritrovo questi ex alunni, dovrò fare un trust testamentario, anziché farlo partire adesso… se invece riuscirò nel mio progetto a breve, partirei subito, mi tirerei su le maniche e lavorerei con alacrità per rimpinguare le casse.”
Gioacchino Terranova ci crede molto, vorrebbe prima rintracciare le “persone fiduciarie” per essere coadiuvato nel suo progetto e devono essere quegli allievi della scuola media “Mons. Filippini” in via Haji Farah a Mogadiscio.
Se vi riconoscete, o riconoscete qualcuno in queste fotografie mettetevi in contatto con Gioacchino Terranova attraverso il suo profilo Facebook cliccando qui
Tags: AfricaSomalia
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