Non so se la notizia che l’UE intende celebrare (?) con l’emissione di una moneta commemorativa i 200 anni di Waterloo sia vera, ma, se lo è, mi unisco alle proteste della Francia.
Non ci sarà mai nessun stercoraro di banchiere – e i suoi accoliti di ieri, oggi, domani e sempre, tra cui la UE può essere “degnamente” inclusa – che mi farà dimenticare la grandezza di Napoleone, dell’Impero e gli elementi di accelerazione che essi hanno impresso alla storia d’Europa, ritardandone la deriva verso la fogna attuale.
Mi permetto di ricordare il finale, consapevole del fatto che una buona estetica della morte è di gran lunga superiore a una pessima etica della vita. E rende immortali.
Naturalmente so che c’è chi non condivide. Legittimo: si goda i suoi capitali, mi immagino che ne avrà!
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Se vero, è l’ennesimo atto della propaganda ipocrita e mistificatrice targata UE, da affiancarsi ai proclami (che i molti si bevono) secondo cui senza Unione Europea si tornerebbe al filo spinato di Verdun (perché, economicamente e socialmente cosa sta succedendo? solo in maniera molto più sottile…). Si sta giocando al pifferaio di Hamelin sulla pelle della gente, che ormai di etica ed estetica capisce ben poco. Se “una buona estetica della morte è di gran lunga superiore a una pessima etica della vita”, una buona etica della morte la sa ancor più lunga, e fa comprendere e trascendere anche una pessima estetica della vita (Hagakure insegna).Innanzi alla mediocrità dell’attuale classe dirigente vale sempre, non fosse altro per principio, il noto: Vive l’Empereur!