Il pronto soccorso di Palazzo Chigi non salva Crocetta dalla protesta dei regionali. I dipendenti degli enti locali siciliani, infatti, scenderanno in piazza questa settimana. Martedì prossimo , alle 9, si terrà una assemblea-presidio davanti all’assessorato all’Economia di via Notarbartolo, a Palermo, dai segretari regionali di Fp Cgil, Enzo Abbinanti, di Cisl Fp, Luigi Caracausi e di Uil Fpl, Enzo Tango. Alla base della protesta “gli effetti nefasti” della Finanziaria regionale sul comparto pubblico determinati dalla “inadeguata gestione politica” del governo regionale, che per i sindacati ha trovato conferma nella “devastante impugnativa del Commissario dello Stato”.
Le parti sociali, infatti, sottolineano il rischio che corre un’ampia platea di lavoratori del pubblico impiego, che va dai dipendenti regionali a quelli degli enti collegati, dai dipendenti di Comuni e Province fino ai precari e ai dipendenti delle società. Personale che non solo potrebbe “percepire con forte ritardo gli stipendi, ma in molti enti vede fortemente messa in discussione la possibilità di proseguire le attività lavorative”.
Secondo l’analisi dei sindacati, questo quadro preoccupante aggravato dalla scure del prefetto Carmelo Aronica, è reso ancora più grave dal fatto che “l’azione del governo regionale è assolutamente inadeguata a fronteggiare tale situazione”. I tagli lineari previsti dal governo sui vari capitoli di bilancio, che “colpiscono gli enti locali ed i precari, così come il salario accessorio dei dipendenti regionali, le risorse per gli Ispettori del Lavoro cosi’ come per il funzionamento delle Soprintendenze e dei musei regionali, i buoni pasto, le risorse destinate alle comunità alloggio dei disabili e per i ricoveri dei minori, rischiano di colpire inevitabilmente, direttamente o indirettamente, cittadini e lavoratori, una categoria quest’ultima che in questi anni ha già dato, e abbondantemente”.
Ad aggravare la situazione, poi ci sono anche “le prevedibili fratture istituzionali che si sono create in questi giorni, tradotte in annunci, accuse e liti che hanno avuto l’unico effetto di provocare un nuovo ed inevitabile ritardo nell’individuazione di soluzioni adeguate ai gravi problemi collegati con l’erogazione degli stipendi ai lavoratori nell’immediato come in futuro”.
Anche la stessa pubblicazione di una Finanziaria “devastata” per i sindacati non scioglie i dubbi sul futuro di tanti lavoratori siciliani pubblici e privati, “evidenziando in maniera definitiva l’inconsistenza della ‘rivoluzione’ più volte annunciata dal presidente Crocetta, che ormai dimostra il suo fallimento nell’intera compagine di governo”.