“Raccogliere la voce di chi vuole riportare i temi dello sviluppo economico e della crescita in cima all’agenda politica, assieme a tutte le idee e alle battaglie che da sempre hanno caratterizzato il centrodestra. Con un appello alla Lega: il Paese ha bisogno di una guida che sappia guardare ai dati e non agli slogan sui social, alla realtà dei fatti e non alle promesse strampalate che arrivano dagli attuali compagni di governo a 5 stelle”.
Lo dichiarano, in una nota congiunta, Viviana Beccalossi e i 25 esponenti della ex Alleanza Nazionale provenienti da tutta Italia, riuniti oggi a Roma per dare seguito alla lettera-invito sottoscritta nei giorni scorsi come forte richiamo a tutti coloro che si riconoscono nei contenuti progettuali del centrodestra e allo spirito unitario che portò all’esperienza del Pdl in coalizione con la Lega. “Questo primo incontro –precisano- è servito a condividere idee e istanze utili a porre le basi per ulteriori passi da compiere a partire dalle prossime settimane”.
“Affidare il futuro degli italiani–si legge nella nota- da chi come i 5Stelle sostiene la decrescita felice è senza senso. Il decreto dignità è solo il primo passo e presto verranno al pettine tutti i nodi di un’alleanza di governo che non può vedere a lungo la Lega andare a braccetto con chi in poche settimane è riuscito a scontentare tutte le parti economiche italiane, che affronta i temi della precarietà, dei contratti a termine e dei licenziamenti in un’ottica ideologica e completamente fuori dalla realtà”.
“Piuttosto che insistere su un passato che ha portato l’Italia, un tempo leader, ai più bassi livelli di competitività –proseguono – occorre accelerare riforme che liberino le energie produttive, riducano il carico della burocrazia, alleggeriscano il costo dello Stato e – soprattutto – lo tengano lontano – dalle tasche di imprese e famiglie. Il vero obiettivo deve essere il lavoro, inteso come l’opportunità per sviluppare capacità, ingegno e ricchezza. L’esatto contrario, anche culturalmente, di chi – poco avvezzo a lavorare – raccoglie voti promettendo impossibili prebende pubbliche a chiunque si accomodi sul divano in attesa dell’elemosina di Stato”.
“Il nostro appello – chiude la nota – va dunque a chi si riconosce in un progetto di centrodestra vasto e unitario, per offrire a Salvini un’alternativa credibile ma non assimilabile, in una coalizione organica e coerente, che sappia realizzare le riforme attese dall’elettorato di centrodestra, sapendo anche trarre insegnamento dagli errori del passato”.