Dalle 6 di questa mattina è in vigore un cessate il fuoco in Yemen. Ad annunciare la sospensione dei combattimenti è la coalizione a guida saudita impegnata contro le milizie Houti. L’occasione per l’entrata in vigore del cessate il fuoco è l’imminente inizio del Ramadan, anche se in coincidenza con il mese sacro per i mussulmani dovrebbero aprirsi anche i colloqui tra le parti alla ricerca di una composizione negoziale della guerra che, dal 2014, lacera il Paese mediorientale. Colloqui cui gli Houti hanno già detto che non parteciperanno direttamente.
Alla dichiarazione di cessate il fuoco proveniente da Riad, gli Houti – sostenuti militarmente e politicamente dall’Iran – hanno risposto con una sospensione dei combattimenti di tre giorni, periodo che potrebbe essere prolungato a tempo indefinito qualora l’Arabia Saudita accettasse di rimuove il blocco sullo Yemen, cessasse i suoi raid aerei e ritirasse le sue forze dal Paese. La sospensione dei combattimenti arriva dopo che, venerdì scorso, attacchi missilistici lanciati dagli Houti hanno duramente colpito gli impianti petroliferi sauditi nei pressi della città di Jedda.