• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
venerdì 5 Marzo 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

Il bacio avvelenato di Ursula all’Italia

di Gian Micalessin
25 Settembre 2020
in L'Editoriale
1

Un simile confuso obbrobrio era  difficile da immaginare. La bozza di riforma del Trattato di Dublino presentata  alla Commissione Ue  dal Commissario agli Interni Ylva Johannson  sembra l’affrettata riscrittura dello vecchio famigerato trattato. Con l’aggiunta di  anomalie, distorsioni e complicazioni  che solo la mente perversa  dell’eurobucrazia  poteva partorire.
Il “vulnus” più evidente  è  la mancata abolizione della norma che impone ai  paesi di primo arrivo, come Italia, Grecia, e Spagna di  tenersi i migranti irregolari,  ovvero la stragrande maggioranza di  quelli che sbarcano.  Una settimana fa la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen disse di auspicare la  riforma per impedire il ripetersi di vergogne come l’incendio del campo di Moria.  Lì oltre ventimila persone erano state  accalcate come bestie  in un accampamento dove mancavano latrine, acqua corrente ed elettricità, ma prosperavano  violenze, abusi  sessuali e sfruttamento.
C’è da chiedersi se gli autori  della  bozza abbiano compreso  che all’origine di quell’indecenza , simile alle tante generate anche in Italia  dell’accoglienza senza limiti, vi sia una norma europea  che non consente  la redistribuzione obbligatoria,  non indica  procedure certe  per i rimpatri e non prevede blocchi alle  frontiere  se  i migranti diventano  armi di ricatto nelle mani di  paesi come la Turchia.
Ora aspettarsi che l’Unione comprenda la necessità di attuare anche i respingimenti se i migranti diventano strumenti di pressione politica è pretendere  troppo. Ma delle clausole sulla redistribuzione obbligatoria e  delle proposte chiare per ottenere rimpatri più celeri  erano il minimo sindacale. Eppure nella bozza non se ne trova traccia. Se mai verrà adottata  i migranti irregolari, l’80 per cento del totale continueranno  a restare sul groppone di Italia, Grecia e Spagna.   E la trattativa per il  loro rimpatrio non verrà condotta nè dall’Unione,  né dal paese di arrivo, bensì da altri paesi europei obbligati a conseguire il  risultanto entro otto mesi  pena il trasferimento degli  irregolari sui loro territori. Una condizione che nessuno dei 27 è pronto ad accettare.  E che potrà venir  tranquillamente  ignorata mancando, nella bozza, qualsiasi ipotesi di  sanzione per chi la disattende.
In questa confusa sciarada,  figlia della peggior euroburocrazia, il tocco da maestro è la creazione del Coordinatore Europeo dei Rimpatri,  un  grande controllore privo di qualsiasi potere reale a cui la  bozza  non conferisce alcun strumenti di coercizione capaci di  garantire il rientro dei migranti ai paesi d’origine. E a rendere il tutto più inaccettabile s’aggiungono le norme che prevedono di affidare ad ispettori europei  l’identificazione dei migranti e gli interrogatori per la concessione dell’asilo. Una  pericolosa sottrazione di sovranità che permetterà a Bruxelles di decidere quali sono gli irregolari destinati a restar  per sempre in Italia e quali  quelli integrabili grazie alle norme sull’asilo.
Tags: immigrazione clandestinasovranità nazionaleUnione Europea
Articolo precedente

Cinema italiano/ In viaggio per Pupi: “Lei mi parla ancora”

Prossimo articolo

Alain Finkielkraut/ Dall’America liberal arriva il “razzismo umanitario”

Gian Micalessin

Correlati Articoli

Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati
Rassegna Stampa

Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati

di Redazione
4 Marzo 2021
0

Di una “svolta” europeistica della Lega parlano un po’ tutti, a torto (molto) e a ragione (poca). E lo fanno...

Leggi tutto
Vaccini e Big Pharma, una gestione che non convince

Vaccini e Big Pharma, una gestione che non convince

26 Febbraio 2021
G. Gaiani/ Avvertite Super Mario, gli sbarchi sono ripresi

G. Gaiani/ Avvertite Super Mario, gli sbarchi sono ripresi

27 Febbraio 2021
Alleanze fragili/ Joe Biden non convince, Francia e Gemania guardano verso Oriente

Alleanze fragili/ Joe Biden non convince, Francia e Gemania guardano verso Oriente

19 Febbraio 2021
Carica altro
Prossimo articolo

Alain Finkielkraut/ Dall'America liberal arriva il "razzismo umanitario"

Commenti 1

  1. Luciano Felizzi says:
    4 mesi fa

    È una vergogna!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Oltre l’otto marzo. Il forum de l’Arsenale delle idee

Oltre l’otto marzo. Il forum de l’Arsenale delle idee

4 Marzo 2021
Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati

Corrado Ocone/ Salviamo l’Europa dagli eurocrati

4 Marzo 2021
Sorpresa, sorpresona, non si vota neanche questa volta…

Sorpresa, sorpresona, non si vota neanche questa volta…

4 Marzo 2021
Cristiani perseguitati/ Aiutiamo i bimbi dell’Artsakh. L’iniziativa di “Una voce nel silenzio”

Cristiani perseguitati/ Aiutiamo i bimbi dell’Artsakh. L’iniziativa di “Una voce nel silenzio”

4 Marzo 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In