Legioni di scontenti non vedono l’ora di poter esprimere il proprio dissenso sul Governo giallo-verde. Che sia l’estemporaneo semplice arrivo di un pedalò carico di africani o una crisi internazionale agitata in maniera strumentale, che diventa pretesto di ricatti e pressioni da ogni lato, fa lo stesso.
I tuttosubitisti, perennemente critici che invece di vedere il bicchiere mezzo pieno lo credono sempre desolatamente vuoto, berciano contro Di Maio, Salvini e Conte, sospinti nelle loro risibili valutazioni quotidiane dai dai titoli dei giornali o dai racconti delle news televisive che raccolgono attraverso gli strumenti uniti di disinformazione mondialista di cui assorbono acriticamente temi e valutazioni. Non riescono purtroppo però a vedere come l’impressionante uniformità delle dichiarazioni (da Mattarella al papa pampero ai vari figuranti della commedia pubblica, ai politici bolliti della sinistra fino a Claudio Baglioni, Beppe Fiorello, Roberto Saviano, Fabio Fazio – citando solo alcuni -) lavori solo per seminare dubbi e incertezze agitando il mantra dell’accoglienza e i peana del ‘terzo settore’, quello che lucra sugli immigrati con le dita nella marmellata delle risorse pubbliche.

Del resto c’è da capirli: i tuttosubitisti sono geneticamente impreparati, disorientati dal vedere finalmente rappresentato il buonsenso e le istanze della maggioranza dei cittadini rispetto ai desiderata delle lobby politico-affaristiche (per esempio quelle che si sono ingrassate gestendo la cosiddetta ‘accoglienza’) o dalla mancata ossequiosa accettazione dei vari diktat UE.
Perennemente cullati dalla nostalgia del bel tempo che fu, passati dall’adorazione di Mussolini a quella di Almirante per poi intrupparsi felici alla corte prima di Fini e poi di Berlusconi, ovviamente soffrono di una certa distanza dalla realtà spaventati dallo spread ma insensibili al senso del ridicolo.
Non riescono ad accettare come il dialogo (e le sue fisiologiche contraddizioni) sia il sale della democrazia, fattore imprescindibile di qualsiasi Governo.
Sono geneticamente intransigenti però di memoria intermittente.
Rinfacciano a Salvini l’antica appartenenza ai ‘comunisti padani’ ma dimenticano la complicità col Governo Monti di Berlusconi e degli ex AN.
Pronti a mettere all’indice, sistematicamente, la mancanza di coerenza del Governo pretendendo costantemente di avere il ‘dono della profezia’ neanche fossero novelli Savonarola.
Purtroppo, però, a causa della loro visione disfattistica potrebbe essere l’Italia a finire bruciata sul rogo al posto loro.
2 commenti
Sergio anzaghi says:
Gen 10, 2019
Insomma il vespone verde si comporta come se il suo successore dovesse comportarsi allo stesso modo sono sempre attardati per raggiungere le celle,in effetti mancano quelli che non ingeriscono rospi,dall’altra sponda non stanno messi meglio e gli stellini reggono ma non contano,non voglio dire che manca la leadershep la possibilità va sempre data, ma i punti di riferimento all’interno dei partiti di coalizione non li scorgo,comunque sono soddisfatto di Fdi la partita delle elezioni europee dovrebbe stabilizzarli definitivamente.
pietro46 says:
Gen 11, 2019
Gianluca Castro…ottimo articolo,come ottimo quello del 30 sett.2018 “I gialloverdi alla prova del Def.In Europa rosicano”…Solo un appunto che a mio parere avrebbe bisogno di un’approfondimento’ fuori dalla ‘partigianeria’ fattasi verità.A Fini,a mio parere,come a tutti i leader di partito non poteva che essergli stato dato un compito ben preciso,che poi è il fine delle ‘formazioni di comunità’ e non di formazioni di gruppi di potere anelanti a fare o continuare interessi propri o per interposta persona.Raggiunse lo scopo o no?Sembra di sì se portò tutti i dxtri(allora ancora Fasci) al governo…e s’accompagnò ai tangentari che ‘mani pulite’ ancora cercava perchè era il ‘Metodo’ per arrivare là dove nessuno poteva sperare se andiamo a considerare ‘provenienza’ e sola ‘testimonianza’ fino ad allora ‘perseguita’.E non s’intruppò se è vero come è vero che il 1° tentativo di ‘legge ad personam’ salva ladri(decreto Biondi) fu affossato proprio da AN oltre che dalla lega.Andiamo al dunque:Lei ha notizia se siano mai intervenute ‘trattative’, ‘promesse’,non scritte certo,di eventuale ‘AVVICENDAMENTO’ fra ‘alleati’,anche se non ‘contrattualizzati’ come salvini e di maio,e ‘cofondatori’ dello stesso partito?E se fosse proprio questo accaduto e ‘disatteso’,tanto da arrivare alla ‘nausea’ dello stare assieme al forzitaliota,e che altrimenti non può spiegarsi il comportamento No-Biondi e il comportamento Sì-Cirielli e similari,o sì?E non centra neanche il ‘lavitolalizzamento’ che a case,fra i leader,il più fesso per il valore dell’immobile,sembra sia stato proprio lui,il Fini.Mancò la ‘comunità’ a supportarlo e le tante m s che preferirono il ‘brodino serale in casa berlù’ e il coro ‘hasta la poltrona siempre’,che tornare,financo se necessario,a rifare la guardia al ‘bidone di benzina vuoto’:che almeno presupponeva ‘dignità ritrovata’.NB:O che qualcuno tiri fuori le palle(?) e porti l’unica formazione sul campo,degna di percentuale,là dove lui lasciò AN.