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Isis sulle spiagge italiane, la polpetta avvelenata alla tedesca

di Giampiero Cannella
20 Aprile 2016
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Isis sulle spiagge italiane, la polpetta avvelenata alla tedesca

Una vera e propria “polpetta avvelenata” alla tedesca, quella propinata dal quotidiano Bild  secondo il quale ci sarebbero centinaia di attentatori suicidi pronti a farsi esplodere sulle spiagge italiane.

La notizia, diffusa ieri dal tabloid più letto in Germania  e dal suo sito internet, citava fonti dei servizi segreti italiani che avrebbero passato le informazioni ai colleghi di Berlino. Secondo queste indiscrezioni, kamikaze travestiti da vu cumprà avrebbero preso di mira i bagnanti delle spiagge della Penisola, della Spagna e della Francia del sud.

La notizia si è ovviamente diffusa in tempo reale in tutta Europa e, dopo l’ovvio effetto panico, è arrivata una pioggia di smentite.  La prima è stata quella dell’intelligence italiana che ha valutato come “priva di fondamento” l’indiscrezione e sottolineato di non aver inviato alcuna informazione sulla possibilità che islamici travestiti da ambulanti possano farsi esplodere. Più tardi quella del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Eppure, le indicazioni di Bild erano ricche di dettagli. La soffiata originaria sarebbe arrivata a Roma direttamente dall’Africa, le modalità degli attentati pianificati rimarcherebbero quelle del giugno 2015 in Tunisia, sulla spiaggia di Sousse, quando uomini sbarcati da un motoscafo aprirono il fuoco sui bagnanti sotto gli ombrelloni, uccidendo 39 persone e ferendone 38.

Secondo il tabloid, terroristi senegalesi, membri del gruppo Boko Haram, a sua volta affiliato all’Isis, risalirebbero l’Africa fino alle coste del Sud Europa, senza bisogno di nascondersi troppo perché in possesso di regolari visti d’ingresso. Una volta sparpagliatisi lungo le spiagge assolate, travestiti da venditori ambulanti, metterebbero mano ai kalashnikov e si farebbero esplodere fra le sedie a sdraio. A supporto delle rivelazioni, il commento di un alto funzionario della sicurezza tedesca: “Potrebbe darsi che in questo modo l’Isis sviluppi una nuova dimensione del terrore. Le spiagge non possono essere protette”. E a conferma dei timori, la notizia rilanciata da un quotidiano di Maiorca di un arresto sull’isola di un marocchino sospetto.

Ma per il procuratore nazionale Antimafia e antiterrorismo Franco Roberti  “alimentare le paure con i riferimenti più strampalati sembra veramente un errore grave”. Sul piede di guerra le regioni più interessate dal flusso turistico estivo e quindi quelle potenzialmente più danneggiate. Ma non solo, anche l’Enit (l’Ente nazionale del turismo) chiede una chiara e netta presa di posizione del governo, mentre la Coldiretti che si spinge a quantificare in 35,7 miliardi di euro le perdite che rischia il turismo italiano a causa della “bufala” tedesca. Allarme pure dalla Cna Balneatori, che chiede norme più stringenti per potere consentire l’accesso alle spiagge soltanto a venditori ambulanti riconosciuti e preventivamente autorizzati.

Il presunto scoop tedesco arriva proprio nel momento in cui il flusso turistico indirizzato verso l’Italia è in crescita anche per effetto dell’insicurezza diffusa sulle altre mete turistiche del Mediterraneo.

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