• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
giovedì 22 Aprile 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home L'Editoriale

La Commissione c’è. L’Europa e gli europei no

di Gian Micalessin
28 Novembre 2019
in L'Editoriale
0
La Commissione c’è. L’Europa e gli europei no

Alla fine, dopo una «via crucis» durata oltre quattro mesi e l’eliminazione di ben tre aspiranti-Commissari Ursula von der Leyen è riuscita a far approvare la sua Commissione.

Un interrogativo resta però irrisolto. A che serve un simulacro d’esecutivo europeo i cui esponenti non sono scelti in base alle capacità e alle competenze necessarie a realizzare un programma comune, ma solo per riempire le caselle riservate ai singoli stati? Ovviamente a ben poco. E infatti ogni crisi è stata fin qui affrontata dalle varie Commissioni con la pachidermica lentezza tipica di non di un esecutivo politico, ma di un irresponsabile organismo burocratico. Questo perché la Commissione, a differenza di un vero governo, nulla può senza l’imprimatur dei veri sovrani ovvero Germania e Francia.

L’ombra della neppur dissimulata diarchia grava anche sulla Commissione von der Leyen. Per capirlo basta esaminare il progetto, presentato lunedì da Parigi e Berlino, di una «Conferenza sul Futuro dell’Europa» pronta a partire nel 2020, in concomitanza con la Presidenza tedesca del Consiglio Ue, e da concludersi, nella prima metà del 2022, quando la Presidenza passerà a Parigi. Un calendario sufficiente a far capire come la Commissione resti di fatto esclusa da un progetto di cambiamento europeo che Francia e Germania continuano a considerare di loro esclusiva competenza.

Detto questo ben venga una Conferenza capace di chiarire l’identità e il ruolo dell’Europa. Magari regalandole una Costituzione, meccanismi elettivi e poteri decisionali più vicini a quelli di un esecutivo federale o confederato. Ma anche questa rischia di restare un’utopia. Dietro la Conferenza non c’è infatti un progetto comune, ma semplicemente il tentativo di sanare le rivalità tra i due diarchi. Un antagonismo già evidente quando Berlino bloccò le proposte di Macron sul bilancio unico dell’Eurozona e sui collegi elettorali europei. Un antagonismo esploso apertamente dopo l’intervista all’Economist in cui il presidente francese accusava di «morte cerebrale» la Nato ed esprimeva dubbi sulla volontà tedesca di dar vita ad un Europa più forte e più decisionista. Parole che hanno mandato su tutte le furie la Merkel e spinto le diplomazie dei due paesi a puntare sulla Conferenza per trovare una non facile riconciliazione.

Proprio per questo l’iniziativa rischia di non seguire un autentico progetto riformatore, per trasformarsi, invece, nella camera di compensazione delle beghe franco tedesche. Beghe che rischiano di rendere assai lento e accidentato il cammino di una Commissione von der Leyen costretta a far i conti, oltre che con le rivalità dei suoi diarchi, anche con le profonde contrapposizioni di una maggioranza divisa tra popolari, socialisti e liberali.

La von der Leyen convinta che basti citare Venezia per trasformare l’Unione Europea nel portabandiera planetario della lotta al cambiamenti climatici rischia dunque di rivelarsi più illusa che idealista. E non solo perché molti timori di apocalisse ambientale che ispirano il suo programma si basano su convinzioni scientificamente infondate, ma assai più banalmente, perché una Ue lacerata dalla rivalità franco-tedesca e priva di una linea comune in politica estera non riuscirà mai ad imporre riforme e politiche «verdi» a Stati Uniti, India e Cina.

Tags: FranciaGermaniaUnione EuropeaUrsula von der Leyen
Articolo precedente

Quando la Destra voleva cambiare l’Italia. Lo speciale di Nova Historica

Prossimo articolo

Storia/ Salandra, la Grande Guerra e il “sacro egoismo per l’Italia”

Gian Micalessin

Correlati Articoli

Tempi nuovi in Germania: la Merkel  tramonta, Annalena Baerbock s’impone
Europae

Tempi nuovi in Germania: la Merkel tramonta, Annalena Baerbock s’impone

di Gennaro Malgieri
21 Aprile 2021
0

Da quando Annalena Charlotte Alma Baerbock, quarantenne co-presidente dei Grünen, insieme con Robert Habeck, scrittore cinquantenne e deputato dello Schleswig-Holstein...

Leggi tutto
I porti d’Italia contro Bruxelles. Il ricorso contro i cappi fiscali imposti dalla UE

I porti d’Italia contro Bruxelles. Il ricorso contro i cappi fiscali imposti dalla UE

17 Aprile 2021
Popoli in rivolta contro il turbocapitalismo

Popoli in rivolta contro il turbocapitalismo

10 Aprile 2021
Macron chiude l’ENA. I mediocri ringraziano

Macron chiude l’ENA. I mediocri ringraziano

9 Aprile 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Storia/ Salandra, la Grande Guerra e il “sacro egoismo per l’Italia”

Storia/ Salandra, la Grande Guerra e il "sacro egoismo per l'Italia"

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Armeni, il genocidio negato. Una videoconferenza per non dimenticare

Armeni, il genocidio negato. Una videoconferenza per non dimenticare

21 Aprile 2021
Corrado Ocone/ I deliri di Grillo travolgono Letta e “Giuseppi”

Corrado Ocone/ I deliri di Grillo travolgono Letta e “Giuseppi”

21 Aprile 2021
Il football dei magnati contro il calcio del popolo

Il football dei magnati contro il calcio del popolo

21 Aprile 2021
Tempi nuovi in Germania: la Merkel  tramonta, Annalena Baerbock s’impone

Tempi nuovi in Germania: la Merkel tramonta, Annalena Baerbock s’impone

21 Aprile 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In