• Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci
mercoledì 24 Febbraio 2021
  • Login
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Newsletter
Destra.it
SOSTIENICI
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
  • Pòlis
  • Il Punto
  • Società & Tendenze
  • Economia
  • Europae
  • Estera
  • Mondi
  • Libri & Liberi
  • Altre
    • Terra Madre
    • Multimedia
    • Arte&Artisti
    • Televisionando
    • Appunti di viaggio
    • Al Muro del Tempo
    • Rassegna Stampa
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Destra.it
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Europae

Orbàn trionfa a Budapest. Merito di un modello sociale ed economico vincente

di Marco Valle
9 Aprile 2018
in Europae, Home
1
Orbàn trionfa a Budapest. Merito di un modello sociale ed economico vincente

Non bisognava essere un aruspico o un veggente per prevedere la clamorosa vittoria di Orbàn. Bastava conoscere un po’ l’Ungheria, la sua storia recente e remota, magari visitare le sue città, parlare con i suoi cittadini. Camminare e leggere. Informarsi.

Cose semplici, l’abc del giornalismo. E invece no. Per settimane i mass media occidentali hanno dipinto un’Ungheria immaginaria, fantasticando su un paese ansioso di scrollarsi di dosso l’ingombrante Viktor per tornare sotto l’ala degli euro burocrati. Cazzate. Il risultato tutto tondo di Orbàn — affluenza record  (68,8%, l’8 in più delle scorse elezioni), Fidez al 49, gli ultra nazionalisti di Jobbik al 20 e i rosso-verdi al 12 —  chiude ogni discussione.

Svuotate le urne e registrati i numeri vale però la pena di tornare sulle motivazioni di questo straordinario successo. Andiamo per ordine. Con buona pace dei commentatori nostrani, non si tratta di un voto emotivo, xenofobo, “antisemita” etc. etc. ma di una scelta ragionata, ponderata. Vi sono certamente motivi storici e culturali — come abbiamo raccontato a marzo nella nostra corrispondenza da Budapest, il patriottismo antitotalitario di Orbàn è in sintonia con il sentimento nazionale — ma vi è anche l’apprezzamento per una politica sociale seria  — aiuti alle famiglie, pensioni, sussidi per la natalità — e i risultati di una strategia economica attenta all’interesse nazionale.

Dal 2010 Orbàn ha incentivato gli investimenti stranieri con una tassazione del 9% del reddito delle imprese, la più bassa in Europa, conservando al tempo stesso il controllo  su settori chiave come le utilities, l’energia, le costruzioni e le banche rimaste sotto il controllo dello Stato per almeno il 50 per cento. Una ricetta che gli è valsa  l’ostilità di Bruxelles (e di Soros) ma che si è rivelata sui tempi medio-lunghi vincente.

Senza cedere pezzi di sovranità agli orgasmi internazionali e alla speculazione finanziaria, l’Ungheria è oggi uno dei Paesi dell’Europa centro-orientale che attraggono più investimenti diretti, con uno stock superiore agli 80 miliardi di euro. Come spiegava al Sole 24 Ore  l’ambasciatore italiano a Budapest, Massimo Rustico: «Le imprese straniere, soprattutto quelle tedesche, austriache, americane e anche molte italiane scelgono di investire in Ungheria guardando al costo del lavoro, alla qualità della manodopera, alla posizione geografica e alle prospettive di sviluppo dei mercati dell’area. Orban guarda ai suoi interessi ma sostiene il business».

«Il destino dell’Ungheria è nell’apertura internazionale, le esportazioni – ha continuato l’ambasciatore – nel 2017 sono cresciute dell’8,5% e hanno superato i 100 miliardi di euro, il 90% del Pil. E l’Italia, con un interscambio di 9,5 miliardi di euro, è il quarto partner commerciale di Budapest».

Dati e cifre importanti che i nostri sapientoni, prima di piangere sulle meste sorti dei “liberals” magiari, dovrebbero leggere e meditare.

 

Tags: economiaUngheriaViktor Orbàn
Articolo precedente

2018, fuga dai Cinque Stelle?

Prossimo articolo

Centrodestra/ Siamo alla pesca dei deputati?

Marco Valle

Correlati Articoli

La transizione verde inizia dai porti. L’esempio di Anversa e Trieste
Economia

La transizione verde inizia dai porti. L’esempio di Anversa e Trieste

di Marco Valle
22 Febbraio 2021
1

I porti sono il perno della “blu economy”, l’economia del mare. Containers, rinfuse, idrocarburi, passeggeri. Per l’Italia un flusso di...

Leggi tutto
Perchè l’Italia marittima ha bisogno di un Ministero del Mare

Perchè l’Italia marittima ha bisogno di un Ministero del Mare

12 Febbraio 2021
Agroalimentare/ Le sanzioni con la Russia costano 1,3 miliardi di euro

Agroalimentare/ Le sanzioni con la Russia costano 1,3 miliardi di euro

9 Febbraio 2021
Rapporto ISPI 2021/ Più del virus gli italiani temono la crisi economica

Rapporto ISPI 2021/ Più del virus gli italiani temono la crisi economica

6 Febbraio 2021
Carica altro
Prossimo articolo
Centrodestra/ Siamo alla pesca dei deputati?

Centrodestra/ Siamo alla pesca dei deputati?

Commenti 1

  1. sergio anzaghi says:
    3 anni fa

    “liberals magiari” sembrerebbe un comportamento sgarbato è evidente che con quei numeri prediligano gli ordinativi diretti senza troppi passaggi intermedi e non è un atteggiamento ostile nei confronti dell’idea di Europa hanno solo variato le % in maniera da favorire l’interesse nazionale una forma di unità diversa, forse i neogiacobini nostrani storceranno un po’ il naso abituati come sono a lavorare per telefono o addirittura di notte, i rullii magiari non sono un pericolo.

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

“Un giorno di pioggia a New York”: l’ennesimo spento film di Woody Allen

“Un giorno di pioggia a New York”: l’ennesimo spento film di Woody Allen

24 Febbraio 2021
Libia/ La guerra di Sarkozy? Questioni di uranio

Libia/ La guerra di Sarkozy? Questioni di uranio

24 Febbraio 2021
Dossier Xinjiang/ Pechino accusata di genocidio

Dossier Xinjiang/ Pechino accusata di genocidio

24 Febbraio 2021
Pensando a Luca e Vittorio

Pensando a Luca e Vittorio

24 Febbraio 2021

Tag

Africa Berlusconi centrodestra Chiesa cattolica Cina comunismo coronavirus Donald Trump economia elezioni Europa fascismo forze armate Francia Fratelli d'Italia geopolitica Germania Giorgia Meloni Gran Bretagna guerre immigrazione clandestina ISIS Islam lavoro Libia Mare Marine Le Pen Matteo Renzi Matteo Salvini Mediterraneo Milano Partito Democratico petrolio Roma Russia Sicilia Siria sovranità nazionale storia terrorismo trasporti Turchia Unione Europea USA Vladimir Putin
Facebook Twitter

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Destra.it per restare continuamente aggiornato.
Ti segnaleremo novità, eventi ed accadimenti più interessanti!

Menu

  • Home
  • Cos’è Destra.it
  • La redazione
  • Newsletter
  • Contattaci

Destra.it

Un giornale telematico che raccoglie le idee, i contenuti, i confronti della comunità umana e intellettuale della destra europea, moderna, nazionale e sociale. Rappresenta l’accesso alla rete e la piattaforma di dibattito di chiunque, provenendo o aderendo a un lungo percorso storico, si riconosca in quei valori culturali e ideali su cui si è sedimentato nei secoli il pensiero di destra.

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • La Redazione di Destra.it
  • Newsletter
  • Contattaci
  • Categorie
    • Pòlis
    • Il punto
    • Europae
    • Mondi
    • Estera
    • Guerre e pace
    • Economia
    • Levante
    • Libri&LIBERI
    • Arte&Artisti
    • Multimedia
    • Facite Ammuina
    • Al Muro del Tempo
    • Appunti di viaggio
    • Rassegna Stampa

© 2021 - Destra.it periodico online indipendente; Registrazione Tribunale di Milano n. 30 del 9/2/2021; Sede: Viale Papiniano, 38 Milano.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In