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Il Paradiso può attendere. Raccontino pasquale

di Eugenio Pasquinucci
13 Aprile 2017
in Home
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Il Paradiso può attendere. Raccontino pasquale

 

 

Come ogni giorno, ma forse il termine non è dei più esatti, si era formata una lunghissima coda ai cancelli del Paradiso. La fila era come al solito composta ed ordinata, quando improvvisamente, dalla sinistra si sentì un forte brusìo, che presto si concretizzò in un gruppo vociante di giovani donne, tutte molto belle, con dei brillanti occhi verdi, color smeraldo, dei fluenti capelli corvini e la figura sinuosa del corpo. Queste anime conturbanti passarono davanti a tutti , senza sollevare, come è solito in queste circostanze, alcuna forma di protesta. Nessuno urlò “ mettetevi in fila come tutti gli altri, maleducate !” o frasi simili, per il semplice motivo che a pochi metri dall’ambito traguardo, non c’era anima che volesse rischiare di trovarsi in Purgatorio per così poco. Il trambusto giunse però alle orecchie di san Pietro, che si affacciò incuriosito al cancello principale . “Cosa succede ?” chiese il canuto sant’uomo, con il tono autorevole di chi vuol anche mettere ordine. Una di quelle donne, dalla fiera bellezza araba, si fece avanti e salutò deferente san Pietro : “ Mi scusi santità, siamo settantadue vergini, siamo fuggite dal paradiso a voi confinante e vi chiediamo asilo politico !”

“Anche qua , adesso ?” rispose san Pietro, preso in contropiede.

“ Sì , noi settantadue saremmo il premio concesso nel nostro aldilà, a chi si immola per la fede con il martirio. Dovremmo sollazzare per l’eternità un autentico idiota e non ce la sentiamo di sopportare una cosa simile.”

Un’altra anima intervenne : “ La mia consorella ha detto sollazzare, ma in realtà ci dovremmo fare stuprare da uno sconosciuto, noi che della bellezza della vita nulla abbiamo goduto.”

“Per questo – riprese la prima anima- vi chiediamo ospitalità. Vi imploriamo di accettarci perché nel nostro mondo è previsto il reato di apostasia, punito con la pena di morte e noi che non siamo mai nate, evaporeremmo appena rimesso piede nel nostro Paradiso.”

“ Spero che voi abbiate capito che ora si è creato un bel caso diplomatico.” Rifletté san Pietro.

“ Noi abbiamo saputo che il vostro profeta più grande una volta disse : bussate e vi sarà aperto !” si fece avanti un’altra vergine.

“Ora non voglio disturbare i piani alti con questa questione, cerchiamo di risolverla qua “ disse il Primo dei santi, lisciandosi la folta barba bianca.

E mentre san Pietro rifletteva, tutte le anime in coda, che avevano ascoltato l’ inattesa conversazione, iniziarono a farsi un convincimento personale. Coloro che in vita ebbero un’opinione di destra si divisero tra i favorevoli all’ospitalità alle vergini , pensando all’ingiusta sorte che avrebbero dovuto subire sollazzando un assassino terrorista, ed i contrari che non volevano contaminazioni esterne nell’ultimo loro luogo di eterna permanenza. Coloro invece che sulla terra si dichiararono di sinistra, in parte erano contrari all’accoglienza perché ritenevano che si dovesse rispettare quella religione in ogni suo aspetto, in parte favorevoli perché vedevano nelle settantadue vergini altrettanti migranti in difficoltà. Mi chiederete quale fosse l’idea dei buonisti ; ebbene non ve ne era alcuno in coda, perché in cielo esiste davvero la giustizia divina, e costoro avevano tutti preso la via per l’inferno o il purgatorio.

San Pietro che non era di destra o di sinistra, faticava a prendere una decisione. Sapeva che la sua Chiesa, laggiù sulla terra, non voleva ammettere che ci fosse nel mondo una guerra di religione, figuriamoci crearla nell’aldiqua. Ecco che improvvisamente gli apparve l’arcangelo Gabriele , che passava da quelle parti ed aveva notato una certa effervescenza tra la piccola folla di anime in attesa. Pietro gli raccontò cosa era appena accaduto e chiese il conforto di una sua opinione. L’arcangelo Gabriele, ovviamente più ispirato, gli illustrò quale poteva essere la soluzione più confacente.

“Scusa Pietro, tu pensi al Paradiso, al Purgatorio, ma noi abbiamo tutto il Limbo a disposizione : le parcheggiamo lì, oltretutto sono anime pure, che non hanno mai vissuto. Si troveranno a loro agio con tutti gli spiriti dei bambini mai nati, vittime dell’aborto. Perché anche i nostri popoli hanno qualcosa di cui non inorgoglirsi .”

“Quindi tu pensi che piazzando le settantadue vergini nel Limbo, non suscitiamo un conflitto con il Paradiso vicino, non scomodiamo le anime belle del nostro regno dei cieli, e la chiudiamo lì ? Una bella soluzione alla democristiana !”

“Cosa vuol dire democristiana, non capisco “ rispose l’arcangelo Gabriele.

“Sei proprio un cherubino con la testa fra le nuvole, non conosci le umane miserie, beato te.” Concluse san Pietro.

Fu così che le settantadue vergini, invece di placare in eterno i sensi di qualche scatenato martire terrorista, trovarono ospitalità nel Limbo celestiale. Certo, avrebbero aspirato a qualcosa di ancora migliore, ma si ritennero accontentate.

Quello che né il buon san Pietro né l’arcangelo Gabriele poterono immaginare , fu che , non si sa proprio come, la voce si diffuse nell’altro Paradiso e file interminabili di vergini, a gruppi di settantadue alla volta, bussarono ai cancelli del cielo . Altro che incidente diplomatico , fu un vero fenomeno di flussi migratori, si provarono ad ergere muri di nuvole senza risultato. Purtroppo nessuno sulla terra venne a sapere di queste ribellioni e centinaia di pazzi continuarono a seminare morte e terrore fra gli uomini , nella speranza di essere accolti nel loro paradiso da quelle vergini immacolate.

Cosa poi accadde fra i due aldilà ?

Parafrasando Lucio Battisti, potremmo rispondere che lo scopriremo solo morendo.

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